Dopo circa un mese di casa-lavoro, finalmente sono riuscito a portare la mia moto a fare una gita. Non lunga, circa 200km ma a tratti impegnativa, fra le colline tra il parmense e il piacentino. Gita zavorrata, quindi tranquilla, ma ho potuto assaporare, finalmente, le qualità che mi hanno fatto scegliere questa moto;
Motore vigoroso ed elastico, comodità e protezione.... cruise controll e una frizione finalmente morbida. Sono rimasto piacevolmente sorpreso da doti di agilità insospettabile, si muoveva svelta e sicura curva dopo curva. davvero non me lo sarei mai aspettato da una moto così lunga e pesante. Probabilmente è merito del baricentro basso e di un buon telaio, senza tralasciare il comportamento del reparto sospensioni sempre irreprensibile. Una nota dolente c'è però, in come tutte le cose belle; Il cambio....... no che non vada bene, anzi, la frizione è ben modulabile e non si è stancata nemmeno dopo diverse ripartenze in salita (tra l'altro è nuova) e il cambio ha risposto sempre bene senza impuntamenti e con discreta rapidità. Però miiiiiii che rumoracci soprattutto fra prima seconda e terza, sembra che si "scassi tutto". E' vero che se azzecchi la cambiata al giusto regime di giri e con la giusta dose di frizione le cose migliorano nettamente, ma mica sempre lo si può fare (pensiamo ad un allungo per un sorpasso o dopo un tornante) non è che dai e dai tutte queste "botte" danneggiano la meccanica?
E poi non sono ancora riuscito a trovare il giusto regime fra seconda e terza, chi mi da una mano?
La mia pensata è che se la moto è arrivata integra (a parte la frizione, risolta, e un piccolo problemino con l'EWS questo non ancora) forse il problema è più psicologico che reale, cerco supporto morale