Questa è praticamente ricerca di base applicata a condizioni reali.
Serve anche solo a fare know how per l'azienda.
Ma potrebbe anche avere applicazioni concrete dirette molto a breve.
Ad esempio per testare i modelli di serie uno ad uno in condizioni oggettive , controllate e comparabili.
Il pilota robot applica sempre le stesse manovre e rileva le differenze di comportamento, di rumore, di vibrazioni, di temperatura in modo sistematico e ripetitivo.
Ogni variazione dal comportamento previsto è un potenziale difetto.
In modo analogo, immagino in una fase successiva, la tecnologia potrebbe essere usata per valutare in modo oggettivo anche gli effetti reali degli step evolutivi sui prototipi da gara prima di darli in mano ai piloti umani. E magari per creare e correggere le correlazioni tra i modelli teorici e i comportamenti reali.
Poi magari, più in là, potrebbe emergere qualche tipo di applicazione anche come assistenza alla guida di tutti i giorni. Qualcosa tipo la frenata di emergenza, una sorta di esp in curva, un rallentamento assistito se si approccia una curva in modo troppo allegro rispetto alle condizioni della strada (magari basandosi anche sulle informazioni dei veicoli che sono passati poco prima).
Chissà come gestiranno il problema dell'ancoraggio del corpo del pilota prima della frenata di emergenza... magari chiameranno semplicemente i soccorsi in modo automatico.
R1: 112?
Operatore 112: Sì.
R1: Sono la Yamaha R1 che ha telefonato il mese scorso.
Operatore 112: Ah. Ha di nuovo inchiodato senza preavviso?
R1: ... Ehm... sì.
Operatore 112: Fosso, SUV, station wagon o furgoncino?
R1: ... betoniera, questa volta si è infilato in una betoniera.
Operatore 112: ambulanza, ortopedico e muratore?
R1: ... mandi anche un fabbro...
Operatore 112: ok, metta le 4 frecce e attenda, in 15 min dovrebbero arrivare tutti e quattro.