Ammiro davvero il tuo spirito libero . I miei complimenti e ringraziamenti per la condivisione .
La condivisione è doverosa: sui vari forum ho sempre trovato informazioni e risposte e mi sembra giusto buttare giù qualche nota. Sempre senza voler insegnare nulla: io ti scrivo cosa ho fatto e come, poi ciascuno deciderà se gli interessa.
Non avendo tempo libero ed amici con la moto è comunque una maniera piacevole di "incontrare" altri motociclisti.
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Ogni grande viaggio inizia con un piccolo passo
30-08-19
Ieri sera ci ho pensato per bene e decido di eliminare uno degli eventuali punti stabiliti prima della partenza. Avevo segnato Cuenca, ma alla fine sarei andato a vedere un’altra città più o meno simile a Ipiales oppure come Vigan nelle Filippine. Stile coloniale, tutto ridipinto, bar locali shops: va benissimo, ma preferisco risparmiare dei giorni per la riserva di Cuyabeno, l’ingresso nell’Amazzonia dell’Ecuador. Tutte le escursioni partono da Lago Agrio ( o anche detta Nueva Loja): in barca si raggiungono i vari lodge che sorgono lungo le rive del rio Cuyabeno. Si tratta di un’area particolare che presenta almeno 8 diversi ecosistemi, con un’alternanza di laghi, fiumi e insenature periodicamente inondate: casa abbastanza rara, vista la vicinanza ai piedi delle Ande. Nel 1991 ero stato per 2 giorni in una riserva del Venezuela Hato El Piñero, che però non è nella zona amazzonica. Il minimo che si può organizzare a Cuyabeno è una escursione di 3 giorni/2 notti. Come per Isla La Plata, prezzo fisso in tutti i lodge: 250$ se pagate cash. Io non avevo la certezza dell’arrivo (foratura, caduta, grippata ecc…) quindi non potevo prenotare. Alla fine non mi restava altro da fare che raggiungere Lago Agrio e vedere come funzionava l’acquisto di questo tour. Erano comunque più di 800 km scegliendo un percorso che non mi obbligasse a ripassare per Quito. Insomma no a Cuenca.
Vabbè dai Pericolo di Neblina
Attraversando un paese, mi trovo davanti un corteo, sento della musica: ancora elezioni ! C’è solo la via principale, con pazienza passo avanti e alla fine vedo in realtà di cosa si tratta
Vita da spiaggia sulle rive del fiume
Sosta al Comedor per il pranzo
Poi la sosta per i pulman lì a due passi è troppo invitante
Proseguendo vedo delle persone intente alla raccolta del riso
Con loro c’è anche il compratore del riso: sono 30$ per ogni sacco che pesa 200 kg
Nella zona di fronte viene coltivata la soia
Si inizia a salire
Dopo che ho scattato la foto il proprietario dell’animale mi chiama con un cenno e poi mi chiede di aiutarlo a fissare il carico all’animale
Salendo Il tempo diventa splendido
Qui sono a San Josè De Chimbo, circa 2.400 mt.
Il vulcano Chimborazo che super i 6.000 mt
Nei paraggi di San Pedro de Guanujo si va oltre i 3.000 mt: sempre soleggiato, ma si rende necessaria una sosta. Sono già oltre le 3 del pomeriggio e quando il vero freddo arriva col calare del sole è meglio farsi trovare già bardati
Toh chi si rivede ( dopo le Ande nel 2014)
Ho altri 120 km per arrivare ad Ambato: lungo la strada non c’è poi molta scelta per fermarsi a dormire, a meno di non fare delle deviazioni in paesini un poco fuori dalla strada principale o di optare per qualche raro hotel economicamente pericoloso. Con calma quando cala la luce, a distanza di sicurezza, mi tengo davanti un camion o un bus e arrivo a tarda sera ad Ambato.
Come si trova da dormire a colpo sicuro ? Si chiede del Terminal. Ci arrivo e l’Hostal Conquistador (7 $) fa al caso mio. Per portare la moto nel parcheggio interno, aspetto che la signora dall’ingresso abbia finito di spostare tutte le sue verdure
Veloce registrazione alla reception
Le telecamere sorvegliano il parcheggio che più interno non potrebbe essere
Appoggio tutto
Doccia ed esco per raggiungere a piedi una piazzetta dove avevo visto delle bancarelle: con lo Street Food non sbagli mai
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Ogni grande viaggio inizia con un piccolo passo
Ho provato a telefonare ad alcuni numeri di agenzie o lodge, ma niente da fare, non rispondono. Alla fine vedrò se sarà possibile organizzare il tutto in loco. Confido nella bassa stagione. Per giungere al punto di partenza delle varie escursioni per la riserva Cuyabenosi trovano spesso nominati Lago Agrio e Nueva Loja. Il fatto è che Lago Agrio è un cantone dell’Ecuador. Dopo le province, il cantone è la divisione del territorio di 2° livello. Il capoluogo del cantone Lago Agrio è la città di Nueva Loja, poco più di 35.000 abitanti. Un’operatore ritengo valga l’altro, come per Isla La Plata: ho cercato ulteriormente sul web e 3 giorni/2 notti ha sempre il costo di 250 $.
Finalmente un bar come si deve
Spesso ho sentito che parecchie persone pensano a queste baracchine come a degli abusivi. La signora paga regolarmente la tassa comunale per occupazione del suolo, igene, controlli di sicurezza ecc… Si lamenta che sono davvero troppe
Verso fine mattinata mi trovo a fiancheggiare un canyon, con una bella pista ciclabile a fianco. Rimango sulla strada
Più o meno i tunnel sono illuminati
Carne a km 0
In questa città mi colpisce questa gente seduta davanti a quella che mi sembra una farmacia: in realtà è l’inaugurazione di un presidio medico, con annesso servizio di farmacia
A parte alcune nubi, il tempo è ottimo: niente caldo o freddo , ma temperatura ideale
Infatti me la sono tirata
Però davvero non mi posso lamentare: poco più di mezz’ora e smette
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Ogni grande viaggio inizia con un piccolo passo
Alla fine arrivo a Nueva Leja verso le 19.00. Mi dirigo verso il centro, poi ad una tassista chiedo come si può fare per andare alla riserva Cuyabeno. Mi dice di andare all’hotel
D’ Mario. Quando arrivo parlo con la ragazza della reception (che non parla inglese): riesco a farmi capire e lei telefona ad una agenzia che il mattino dopo verrà a prelevare un gruppo di turisti. Se mi voglio aggregare c’è posto nel gruppo da 3 giorni/2 notti al prezzo di 250$. Lascio il mio nome e la ragazza mi dice di venire dall’hotel al mattino alle 8,45. In meno di mezz’ora ho organizzato il mio tour amazzonico.
Questo hotel è un posto con tutto http://www.hoteldmario.com/ , c’è anche la pizzeria, oltre ad idromassaggio, palestra piscina ecc
Una cameretta semplice parte dai 20$ a notte. Sono andato a 140 mt ( Google Maps) all’hostal La Cabana: su internet lo indicano pomposamente come Hotel. Qui sono 8 $ a notte e il proprietario per 5 $ mi tiene in custodia la moto nel parcheggio interno mentre sono alla riserva. Per raggiungere i vari lodge c’è un trasferimento in pulman di un paio di ore, più altre 2 ore in barca a motore.
Sono alla stanza 301, con televisione e vista sul parcheggio interno
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Ogni grande viaggio inizia con un piccolo passo
01/09/19
Lascio la moto nel parcheggio dell’Hostal La Cabana
Poi raggiungo l’Hotel D’Mario: qui una guida sta già raccogliendo le quote di partecipazione ai vari tour. Imparo che mi unirò ad un gruppo gestito da un tour operator diverso da quello con cui ho parlato ieri sera. Fa lo stesso, programma e prezzo sono identici: 3 giorni/ 2 notti e 250$ che pago in cash.
Saliamo su un pulman e ne avremo per 2 ore di strada. Conosco un ragazzo francese di 23 anni: ha terminato un dottorato all’università di Quito sul riconoscimento facciale e usa gli ultimi giorni per svagarsi.
Arriviamo al punto d’imbarco, da dove una lancia ci porterà al lodge Guacamayo: le insegne dei servizi igenici sono davvero originali
Primo avvistamento
Il pranzo (siamo arrivati verso l’una) è di livello
Questo lodge ha la particolarità di una torretta molto alta per l’avvistamento dei volatili
Questo ragazzo israeliano ha un’attrezzatura per le foto ravvicinate davvero impressionante: si dedica agli insetti
Verso le 16,00 partiamo per la prima delle attività: l’escursione notturna
Spostarsi lungo il fiume è veramente una bellissima esperienza
Arriviamo ad una laguna verso sera: oltre allo spettacolo del tramono è possibile fare il bagno: i predatori (es. caimani e pirana9 sono sempre ai bordi delle rive
Infine sbarchiamo ed in fila indiana iniziamo la nostra passeggiata notturna nella giungla: sarà un continuo frugare nella notte alla ricerca dei piccoli abitanti. Lo ammetto: la parte di esploratore dell’ignoto che è in me è rimasta molto gratificata
Rientriamo e dopo cena mi gusto il concerto della foresta amazzonica prima di andare a dormire.
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Al mattino alle 9 siamo già sulla lancia. Stamattina abbiamo in programma un trekking di circa 3 ore
Sbarchiamo
In una mattinata si attraversano vari biosistemi
Per questo trekking vi vengono forniti gli stivali di plastica: indispensabili
Rientriamo per il pranzo e poi verso le 16,00 (la siesta è un punto fermo nella programmazione delle varie attività) usciamo nuovamente. Il gruppo si divederà in 2, dato che alcuni dovranno fare la passeggiata notturna, mentre il mio tenterà di avvistare il caimano al calare del buio.
Prima, tutti insieme, ci dirigiamo verso dei canali dove si dovrebbe riuscire vedere il pirana.
Questa è la tecnica. Si attacca all’amo un pezzo di carne fresca all’amo legato ad un bastone. Poi con la punta si agita l’acqua, per simulare il movimento di un essere vivente e quindi si lascia penzolare l’esca in acqua.
Dopo vari tentativi, la guida riesce a pescarne uno
La pesca del pirana è vietata: si chiude un’occhio sugli esemplari pescati per mostrarli ai turisti. Del resto dopo l’animale bisogna mangiarlo: la ferita dell’amo gli rovina le mascelle e quindi non riuscirebbe più a cacciare.
a sera ci siamo divisi, ma i nostri tentativi di avvistare il caimano non hanno successo. Si naviga vicini alla riva, illuminandola con le torce, in modo da cogliere il riflesso che la luce farebbe sugli occhi dell’animale
Più tardi ci riuniamo all’altro gruppo che ha terminato l’escursione notturna
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Ogni grande viaggio inizia con un piccolo passo
Alla mattina verso le 6.00 mi reco sulla torre d’osservazione dove ci aspetta la guida
Dopo colazione inizia il rientro, e riusciamo a vedere qualcosa durante questo trasferimento in canoa
Un “piccolo” di anaconda
Come all’andata sono circa 4 ore. All’hostal riprendo la moto e decido di partire immediatamente per attraversare la frontiera al Puente Internacional sul Rio San Miguel.
Lo passo e poi mi rendo conto che non ho effettuato alcun controllo: nessuno mi ha fermato né ho visto alcuna barriera o stop. Torno indietro e chiedo dove siano immigracion e aduana: nello stesso edificio. Per l’imigrazione è un’attimo. Alla dogana il poliziotto esamina i documenti della moto e mi dice che c’è un problema. Gli spiego del noleggio, mostro il contratto e la mia patente: ok, è tutto in regola, però il permesso di uscire dalla Colombia e girare con la moto in Ecuador scadeva il 31 agosto …come è scritto sul documento. L’agenzia non ne ha tenuto conto e comunque non mi avevano parlato di un limite di tempo. Fortunatamente sono appoggiato al bancone. Gli chiedo se possimao sentire un suo superiore. Arriva un ufficiale, ricontrolla e poi conferma il tutto. Chiedo cosa dovrei mai fare: semplice mi risponde. Torno in Colombia, mi faccio inviare dall’agenzia un nuovo documento come quello (anche via mail) poi vado da un’avvocato colombiano, lo faccio autenticare e ritorno. Un’avvocato dico io: e dove lo trovo ? Mi risponde che nel primo paese in Colomba, la Hormiga, trovo avvocato e notaio. Gli dico che ho il volo di ritorno e che non posso perdere dei giorni. Mi chiede di che paese sono: Italia gli rispondo. E in questi momenti, davvero ringrazio il cielo delle nostre eccellenze universalmente conosciute
Già perche l’ufficiale mi dice: “ Ahh el pais de Cicciolina !” . Sembra che abbiamo rotto il ghiaccio. Provo a spigargli che lasciare qui la moto, prendere un bus, sistemare i documenti e poi tornare, mi mette in difficoltà col volo.
Mi sorride e mi dice” Ma no la moto la può prendere, una volta che ha sistemato i documenti poi torni qui” e sorride.
Ok mi sta dicendo di uscire illegalmente dall’Ecuador con la moto, tornare in Colombia e poi si vedrà con l’agenzia. Dopo un secondo lo ringrazio, esco prendo la moto e attraverso il confine. 20 metri dopo sono già tranquillo: sono in Colombia con una moto immatricolata in Colombia e regolarmente registrata e noleggiata. Spiegherò all’agenzia di sistemare le carte nel caso di un nuovo noleggio di questa moto per andare in Ecuador: improbabile, da quando hanno aperto sono stato il primo a fare una richiesta del genere.
Sosta per la pioggia con spuntino
Verso sera arrivo a Santa Ana di Puerto Asis nel dipartimento di Putumayo…lo trovate con Google Maps: non è mappato ma con Street View il mio hotel si vede: Residencia Los Amigos, 6$ con bagno privato e sala tv con vista sulla via principale, che in pratica è l’unica.
Che vista
Per cena, all’incrocio principale c’è solamente l’imbarazzo della scelta
Rientro e vedo che la reception ha provveduto a lasciarmi la porta aperta
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Ogni grande viaggio inizia con un piccolo passo
Complimenti, sei un grande viaggiatore.
Grazie per aver condiviso con noi la tua vacanza.
Scrivere il report è praticamente l'unica mia occasione di condividere le mie esperienze in vacanza con persone che hanno la mia stessa passione: non ho amici che frequento con questo hobby
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Ogni grande viaggio inizia con un piccolo passo
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non ho amici che frequento con questo hobby
Lo credo bene, una vacanza del genere è molto impegnativa, significa utilizzare tanti giorni di vacanza, una discreta somma di denaro e non meno importante lo "sbattimento" che molta gente non è disposta ad avere.
Io ho fatto questa estate con mia moglie circa 3500 km, in Italia, in 21 giorni sostando 4/5 località diverse dalla Puglia alle Dolomiti, e qualcuno mi ha pure detto che non lo avrebbe mai fatto, troppo sbattimento.
Per cui, bravissimo e anche molto preparato.
Hai tutta la mia stima.
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Vespa PX 125 Burgman 400 Burgman 650 Burgman 650 GS 1200 2015 Alpine White GS 1250 2021 Triple Black
Lo credo bene, una vacanza del genere è molto impegnativa, significa utilizzare tanti giorni di vacanza, una discreta somma di denaro e non meno importante lo "sbattimento" che molta gente non è disposta ad avere.
Io ho fatto questa estate con mia moglie circa 3500 km, in Italia, in 21 giorni sostando 4/5 località diverse dalla Puglia alle Dolomiti, e qualcuno mi ha pure detto che non lo avrebbe mai fatto, troppo sbattimento.
Per cui, bravissimo e anche molto preparato.
Hai tutta la mia stima.[/QUOTE]
Una giornata passata a guidare fermandomi ogni tanto per smangiucchiare e magari osservare qualcosa di interessante o insolito non mi pesa molto.
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Ora il mio prossimo punto è arrivare a Tierradentro: vi spiegherò poi di cosa si tratta. Partenza quindi che ha come punto di arrivo fin dove lo permetterà la luce del giorno. Devo dire che Google Maps non è poi molto incoraggiante per dirigersi verso Tierradentro.
Per circa 352 km da oltre 9 ore di tempo di percorrenza, quindi strade non proprio perfette.
Si alternano spesso tratti sterrati ad asfaltati, oltre a trovarmi parecchie volte sotto la pioggia. Comunque, sino ad ora, non posso proprio lamentarmi del tempo.
Es. sosta pioggia
Beh a Puerto Umbria devo scattare qualche foto
Rifornimento
Pranzo: stavolta in un ristorante
Tanto per non perdere l’abitudine, sbaglio 2 volte la direzione…con in mezzo un senso alternato per lavori lungo 7 km. La terza volta che passo gli addetti alla segnalazione mi salutano. Alla fine mi fermo a Garzon. Chiedo a un tassista se conosce un hostal economico e mi dice che lì vicino ce n’è uno da 12 $: gli chiedo se non ce n’è uno da 7$. Uno solo ma esiste: il Residencial Garzon La4. Sarà una catena locale tipo Sheraton.
Parcheggio interno
Vista sul centro città
Camera con bagno…o viceversa dato che i servizi non hanno la porta
Esco per mangiare qualcosa, qualche negozio è ancora aperto, entro in chiesa per la messa
In un campo sportivo poco lontano, tanto per cambiare, lezione serale di aerobica
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Ogni grande viaggio inizia con un piccolo passo
05-09-19
Il tratto fino a Inza, dove si trova il parco di Tierradentro non è molto lungo. Solamente è un continuo alternarsi di tratti asfaltati e sterrati inframezzati spesso da lavori in corso.
Un caffè ed un paio di paste
Dopo mezza giornata, finalmente una indicazione della mia destinazione
Quando arrivo ci penso e decido di fermarmi a dormire qui a Inza: è poco più di mezzogiorno ed ho tutto il tempo di visitare il parco. Su internet avevo visto un’hostal: lo trovo subito ed è perfetto. A meno di 200 mt dall’ingresso del parco archeologico a 20.000 COP (5,23 €) per una camera con bagno esterno. Sono l’unico ospite
Parcheggio interno coperto
Faccio un poco di bucato
Verso le 14.00 entro nel parco di Tierradentro. Patrimonio dell’Unesco dal 1995, il suo stesso nome ci indica il legame delle cose ultime, da venerare nel grembo della terra. Si visitano delle tombe decorate con linee principalmente rosse e nere. Esiste una somiglianza fra le decorazioni delle abitazioni della zona e quelle delle tombe, che indicano una concezione religiosa che sottolineava la continuità fra vita e morte. Le tombe vennero scavate tra il VI e X secolo.
Poi mi sono spostato in un’altra zona del parco archeologico
Dopo, con la moto, mi sono recato nel paesino a 2 km da Inza dove è situata un’altra zona del parco archeologico
Beh, un pezzetto dell’Isola di Pasqua
Data la mia incapacità di copiare le foto sul tablet e quindi fare una copia sull’USB, torno al paesino dove avevo notato un’internet point con tanto di spuntineria annessa
Alla sera la signora dell’hostal mi offre questa portata locale
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06-09-19
per Bogotà mancano circa 470 km, devo vedere come si mette per strada, inutile stare a fare dei calcoli. Dove si arriva si arriva.
I ragazzi dell'agenzia mi avevano scritto di andare a vedere La Piramide: nulla a che vedere con quelle egiziane. Si tratta di un promontorio a forma di piramide, non costruito dall'uomo, al cui interno sono però stati ricavati dei tunnel. Uso e data di realizzazione sono incerti. Io sono arrivato ad un punto in cui però bisognava lasciare la moto e avendo dietro i bagagli ho preferito saltare e dedicare tutta la giornata all'avvicinamento a Bogotà. vi lascio comunque qualche foto trovata in rete
Per forza di cose devo passare da Neiva, ma decido di farlo seguendo la ruta 43 invece della 24: niente d che, ma spesso le strade secondarie si rivelano più interessanti.
per il pranzo mi ispirano le bancarelle fuori dal mercato
talvolta si fanno degli incontri interessanti nei parchi cittadini
panchine super per il pisolino
ma guarda un pà
soste,sterrati e traffico non mancano per tutto il percorso
verso sera sono a 140 km da Bogotà, è buio, ma la strada asfaltata è a doppia corsia per senso di marcia. Non è prudente guidare di notte, ma adesso è come essere in autostrada. Tiro dritto e arrivo alla periferia di Bogotà verso le 20.00. Velocemente cerco un'ostello e data la distanza e il prezzo scelgo il Colibrì: 5,20 euro/notte. In 10 minuti sono in zona, ma ci metto oltre 40 minuti a trovarlo: ci avrò girato attorno venti volte. L'ingresso è un lungo corridoio stretto coi muri dipinti a murales.
sistemo la roba in camera, la moto è proprio davanti all'ingresso e quindi esco a fare due passi. Senza saperlo ho prenotato nella zona La Candelaria, il cuore pulsante di Bogotà. Ci sono importanti monumenti, quali la Cattedrale e un'infintà di locali: perfetto e consigliato.
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07-09-19
Giornata piena dedicata a Bogotà: che cavoli mica sempre si deve stare in sella. Dato che il tempo tiene decido di impiegare la mattinata per andare al santuario di El Senor Caido (Cristo Caduto) , che si trova in cima al monte Monserrate. Bisogna arrivare a 3.152 mt , partendo da circa 2600. Dal mio ostello (vicinissimo all’inizio della gradinata) sono circa 3,5 km. La costruzione della prima cappella risale al 1640 e la principale attrazione è la statua del Senor Caido, risalente al 1656. Lo scultore Pedro de Lugo la realizzò con pezzi di legno e ferro, usando capelli umani e vere ciglia per gli occhi.
Non ho scattato la foto dentro alla chiesa e quindi vi lascio questa presa dalla rete
La partenza è vicinissima al mio ostello: nella piazza di fronte si stanno radunando tutti i gruppi di Free Walking
La scalinata viene fatta in tutti i modi possibili: chi va piano e si ferma(come me) col cane, di corsa, all’indietro ecc…
Arrivato
La vista di Bogotà, davvero merita la scarpinata
Per l’ora di pranzo sono tornato giù
Ora spendo un poco di righe e foto (anche filmato) sull’Ostello Colibrì. Si tratta di un posto perfettamente in sintonia con la città. Diciamo che per la Street Photograpy (https://it.wikipedia.org/wiki/Street_photography) cioè quelle foto che riprendono i soggetti in situazioni reali e spontanee in luoghi pubblici, Bogotà è un piccolo paradiso. L’ostello Colibrì è un’angolo di questo paradiso.
L’ingresso è un corridoio tutto dipinto con murales
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Ho anche incontrato 2 artisti che stavano lavorando a un dipinto
Gentilissima la direzione che mi ha concesso di lasciare la moto proprio fuori dell’ingresso dell’ostello: oltre al custode sull’esterno ci sono le telecamere a circuito chiuso
L’ostello ,all’interno, non è da meno del corridoio d’ingresso
Un riso veloce e sono pronto per il mio pomeriggio di walking tour
Avendo poche ore rimango sul classico tour della Candelaria
Incamminandomi verso la Plaza Bolivar mi fermo al museo dedicato a Fernando Botero, pittore ,scultore e disegnatore colombiano
Plaza Bolivar è vicinissima al museo
Graditissima sorpresa: concerto per organo. Questo strumento risale al 1890 e nel 2016 è stato restaurato con una spesa superiore ai 600.000 euro.
Perdonate la qualità dell’audio..magari anche del video
Un poco oltre la metà pomeriggio posso iniziare il mio personale Tour dei Graffiti di Bogotà: i più famosi e fotografati li trovate partendo da Plazoleta Chorro de Quevedo.
La piazzetta è caratterizzata da una fontana dove si dice che nel 1538 Gonzal Jmenez si fermò per abbeverare i cavalli e decise di fondare la città di Bogotà. L’atmosfera diciamo un poco bohemien è confermata dalla presenza di bar caratteristici e artisti di strada.
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Qui sono un poco fuori dai percorsi classici dei graffiti più famosi (neanche 1 km)
Ho chiesto se potevo scattargli una foto: mi hanno risposto di si, ma solo se mi mettevo in mezzo a loro
Qui sono ritornato nella zona della piazzetta
Questo è probabilmente uno dei più famosi
A pochi km (meno di 5 km) si trova un’altra zona interessante per i murales: la Carrera 26. Io non ci sono stato perché ormai ero fuori dalla mattina, ma anche qui potrete trovare degli scatti interessanti…lasciate perdere tutti gli avvisi di fare attenzione ai “pericoli” di Bogotà, rapine e quant’altro. Il web ha ingigantito la possibilità di mostrarsi come degli intrepidi Indiana Jones, quindi normali cautele: perché se siete al mare in Italia, quando andate a fare il bagno lasciate il portafoglio dall’ombrellone ?
Questo (preso da internet) uno dei murales più celebri della Carrera 26
Come vi dicevo sono rientrato in ostello per poter pianificare la serata: del resto è sabato. Il web mi viene in aiuto. Di solito digito il connubio Nome della Città + Punk e vedo cosa salta fuori. Per Bogotà pochino: alla fine l’unica scelta possibile è il Bar Asilo. Chiedo in ostello se sanno qualcosa di questo posto, ma non lo conoscono. Mi dice però che se esco, magari di evitare di andare verso il barrio El Chapinero: infatti il Bar Asilo è proprio nella parte sud.
Ceno prima di uscire: devo pur finire il formaggio comprato 3 giorni prima
Sono fortunato, stasera al Bar Asilo c’è un evento speciale con un DJ Set di Reggae-Punk: biglietto d’ingresso 10.000 COP = 2,64 €
Vendono anche la birra artigianale: mi faccio consigliare e prendo la Datura
I DJ suonano dei vinili e talvolta capita che “saltino”. Improvvisamente un tuffo al cuore: mi rendo conto di quanto sono vecchio ! La pista si scatena e anche dai tavolini si alzano per ballare
già la serata è Reggae + Punk: California Uber Alles dei Dead Kennedys, canta Jello Biafra. I ragazzi evidentemente la conoscono, ma temo di essere l’unico del locale che nel 1979 comprò l’album. Era troppo presto anche per i DJ di stasera: sono sulla quarantina. Controllo i battiti del polso e insomma capisco che non dovrei rischiare lo “schioppone”.
Poi arriva in sequela tutta un’altra serie di mazzate . Vado a caso
Cock Sparrier: “I’ve Got Your Number”
Sham 69 : “If The Kids Are United”
Stiff Little Fingers :”Alternative Ulster” album che scardinò per primo il Sistema delle major discografiche: ai tempi fu l’equivalente di Napster
Clash : “London Calling”
img]https://i.imgur.com/h6if4YK.jpg[/img]
Alla fine esco che sono le 2.30. Mentre rientro vedo un murales
Poi noto una fila di taxi in una laterale: andiamo a vedere. La fila è decisamente lunga, col traffico a passo d’uomo: sarà una zona di locali. Ad un’incrocio mi fermo per fare il punto della situazione: deve essere uno dei punti top della città. Il traffico è praticamente bloccato, pieno zeppo di taxi gialli.
Una fila di ragazze in mini mini gonna mi lascia pochi dubbi. Chiedo ad un negoziante che zona sia: sono alla Calle 23, incrocio con la Carrera 16. Una zona di “Tolerancia”. La prostituzione è illegale in Colombia, ma nelle zone di “Tolerancia” si chiude un’occhio. Ci sono anche i poliziotti ( e parcheggio la moto proprio da loro) : sorvegliano che non sorgano problemi, ma le varie attività legate alle zone a luci rosse si svolgono senza intoppi. Poco distante infatti stanno giocando a dadi. Sono in quattro giocatori: ognuno lancia e il numero più alto vince. In caso di parità si mette nuovamente la puntata e si tira per vincere il piatto accumulato
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E si parte per vedere l’ennesima città in stile coloniale, anche questa patrimonio dell’Unesco. Stavolta però c’è una caratteristica che mi ha incuriosito: a Villa De Leyva c’è una delle più grandi piazze del Sud America: 120 metri per lato.
A Villa De Leyva è stata ambientata la telenovela colombiana Zorro,la spada y la rosa
Dovrei arrivare con comodo ed avere il tempo di visitare la città: ultimi scatti all’hostal Colibrì, davvero meraviglioso
Pronti via
Uno stadio, la polizia, i cori: si sta arrivando al calcio d’inizio: campionato di serie B
Mi incuriosice però il raggruppamento dei pulcini: partite tirate e tifo scatenato ma correto dei genitori.
Finiti gli incontri sono già pronte le foto ricordo che i genitori ovviamente comprano
Con un poco di fantasia si riesce a costruire un appoggio per la macchina fotografica
Arrivo nel primo pomeriggio a Villa De Leyva situata nella Valle de la Boyaca, sulla cordigliera Andina orientale.
Ho prenotato (anche se non ce n’era bisogno) al Family Host Colombia, 4€/notte.
Sistemati i bagagli e docciato sono uscito per gironzolare il posto. Prima tappa la Plaza Mayor: il contrasto fra la vastità della piazza e la piccola fontana centrale è davvero interessante. Su un lato la chiesa e su due lati il porticato.
Sempre presente il vento e questo favorisce l’hobby degli aquiloni
Ovviamente i negozi disouvenir, bar, caffè, ristoranti ,pizzerie, hamburgher e tutto ciò che vi viene in mente non mancano
Comunque anche il resto della città è davvero godibile per una passeggiata
Devo anche fare un poco di spesa: stasera mi servono anche nachos e formaggio: prima partita di regular season NFL fra New York Giants e Dallas Cowboys
Vicino al mio ostello ci sono dei negozi “normali”, come prezzi intendo. Siamo dal Bus Terminal
In ostello penso all’itinerario di domani. Non ho poi più nulla di particolare da vedere. Quindi metto la mappa satellitare di Google Maps e studio un’itinerario che mi permetta di percorrere qualche strada secondaria in mezzo alle montagne: poi lo spiegherò meglio, ma alla fine, per me, risulterà un piccolo gioiellino il tratto indicato in rosso nella mappa.
WIFI perfetto e il mio abbonamento NFL GAME PASS funziona anche se sono fuori dall’Italia, a differenza dello scorso anno in Africa…porca miseria, non mi serve a granchè: i Cowboys battono i miei Giants per 35 a 17 !
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