Con la tredicesima prova, in programma il prossimo fine settimana sul circuito spagnolo di Aragon, il mondiale MotoGP si appresta a vivere l'ultimo terzo dei questa stagione 2021, con sei gare ancora da disputare. Numero che potrebbe ridursi a cinque vista la probabile cancellazione della tappa di Austin, al momento ancora inserita in calendario ma passibile di sostituzione con un ulteriore round europeo. Parlando del presente, la gara di Silverstone ha dato un grosso scossone alla classifica generale della top class, mettendo una sorta di pietra tombale su speranze ed illusioni dei rivali di Fabio Quartararo nella corsa al titolo. Il francese prosegue infatti nella sua marcia inarrestabile e, appunto a sei gare dal termine della stagione ne ha quasi tre di vantaggio sui più immediati inseguitori. Anche nel fine settimana inglese però, il clamore provocato dalle vicende del mercato piloti e di quanto dovrebbe fare da contorno ha in gran parte superato quello legato al puro agonismo, a testimonianza di una MotoGP che, a livello di immagine, non sta certo vivendo il suo momento migliore.
VINALES, MORBIDELLI E DOVIZIOSO CHIUDONO IL MERCATO PILOTI., TRA SPONSOR FANTASMA E CONTRATTI SENZA VALORE
Il passaggio di Maverick Vinales in Aprilia ha di fatto innescato una reazione a catena, con Yamaha che si è trovata costretta a correre ai ripari. a stagione in corso, riuscendo infine a risolvere una situazione quasi disperata. Se la promozione di Morbidelli appariva la mossa più logica, poterla realizzare da subito presupponeva però la rescissione del contratto in essere del pilota con Petronas, e visti i rapporti non più propriamente idilliaci tra Iwata ed i malesi, il buon esito dell'operazione non appariva così scontato. Ma tant'è, in questa MotoGP una via per sistemare le cose si trova sempre e Morbidelli, liberato da Petronas e ritrovatosi ' Free Agent', ha potuto essere ingaggiato direttamente da Yamaha come pilota ufficiale.
Petronas, dal canto suo, uscita dalla MotoGP dalla porta, potrebbe rientrare dalla finestra, visto che i soliti bene informati parlano di un possibile legame tra la compagnia petrolifera ed il neonato Team VR46, quest'ultimo ormai vittima della grottesca vicenda Tanal/Aramco. Tutte le Dead Lines annunciate dal fantomatico principe saudita sono infatti trascorse senza esito, i tempi si fanno sempre più stringenti e per la VR46 urge trovare al più presto un'alternativa. Non ci sono dubbi che il team si farà, così come è sicuro che il nome di Rossi sia un richiamo irresistibile per nuovi finanziatori, qualsiasi essi siano.
Proprio il nuovo sponsor dell'ex Team SRT Yamaha, l'azienda italiana WITHU, ha permesso poi il ritorno in gioco di Andrea Dovizioso Un rientro in cui ormai quasi nessuno credeva e che vedrà il forlivese affiancare Valentino Rossi da Misano ifno al termine della stagione, con buona pace del dichiarato intento di affidare le moto solo a talenti emergenti. Per Dovizioso un 'rodaggio' sulla M1 2019 ex-Morbidelli e la promessa di una Yamaha 'Factory' Spec' per il 2022. Perla gara di Aragon il sostituto di Vinales nel team interno sarà nuovamente Cal Crutchlow mentre il Team SRT ha rinnovato la fiducia a Jale Dixon dopo il discreto debutto di Silverstone. Sempre ad Aragon Maverick Vinales farà il suo debutto in gara sull'Aprilia ufficiale, dopo l'esito molto positivo delle due giornate di test svolte a Misano.
YAMAHA E QUARTARARO, TITOLO (QUASI) IN CASSAFORTE
Pare quasi strano a dirsi, ma in questa MotoGP sopravvive ancora, a fatica, un piccolo spazio per il lato agonistico, ormai relegato a contorno anche nell'interesse del pubblico. Ed a Silverstone è andata in scena una nuova puntata dello strabiliante spettacolo offerto dal binomio Quartararo/Yamaha. Il giovane francese ha di diritto la precedenza sul mezzo tecnico perchè è indiscutibile che buona parte dei meriti siano da ascrivere a lui, capace come nessun altro di interpretare questa moto e soprattutto queste gomme. Tralasciando le deliranti ipotesi di complotti e favoritismi che circolano sui social, è del tutto evidente che solo Quartararo abbia saputo dimostrarsi efficace su tutte le piste ed in tutte le condizioni, vincendo sinora quasi la metà delle gare disputate. Il suo vantaggio in classifica generale è ora di 65 punti sul più immediato inseguitore, Joan Mir con la Suzuki, quello che a nostro parere appariva da qualche gara il solo rivale credibile per 'El Diablo'. Mir è certo avversario di grande valore ma con una statistica finora di cinque vittorie a zero, non ci sono discussioni sul fatto cje il titolo sia destinato a finire nelle mani del pilota più meritevole.
SUZUKI, ANCORA A ZERO VITTORIE
Che la musica quest'anno sia cambiata è ormai evidente, senza nulla voler togliere ai meriti di Mir e della casa di Hamamatsu nella passata stagione. Un titolo 2020 ottenuto grazie alla grande costanza del pilota ed all'efficacia della moto, ma anche favorito da errori e battute a vuoto da parte dei rivali. Oggi, contro un Quartararo di questa caratura, costanza e regolarità non bastano più, servirebbero vittorie che a questo punto della stagione nemmeno sarebbero più sufficienti per sperare di ribaltare la situazione. Il secondo posto di Rins in Inghilterra fa bene giusto al morale ma gli errori a ripetizione commessi in precedenza hanno avuto ben maggior peso, così come il nono posto di Mir parla da solo.
APRILIA, AD UN PASSO DAL PARADISO
Al di là della solitaria cavalcata di Quartararo, a Silverstone, la prestazione più entusiasmante è stata quella espressa da Aleix Espargaro e dalla sua Aprilia RSGP. Un meraviglioso terzo posto, un podio finora visto solo come possibile e del quale invece il pilota, alla vigilia, si diceva assolutamente certo. Una gara condotta sempre nelle posizioni di testa ed un emozionante duello finale in cui il binomio italo spagnolo ha avuto la meglio sulla Ducati di Miller, Anche qui, gli amanti della simbologia avrebbero di che scrivere, ma la retorica deve lasciare il posto alla soddisfazione e soprattutto alla consapevolezza di un potenziale tutto da scoprire. Il primo test con Vinales è andato oltre le aspettative sia del pilota che della squadra e la decisione di debuttare subito ad Aragon è un segnale chiaro. Aleix Espargaro e Maverick Vinales saranno dunque i piloti titolari, con Lorenzo Savadori purtroppo al momento costretto alla panchina, con un futuro già scritto da test rider per il 2022 e la possibilità di qualche wild card.
DUCATI, LA DISFATTA DI SILVERSTONE SIGNIFICA L'ADDIO AL MONDIALE
Una vigilia di gara, quella vissuta in Inghilterra, che appariva decisamente promettente, quasi a voler smentire la tradizione di un terreno di gara storicamente difficile. La realtà della corsa è stata molto diversa, con Bagnaia incappato, per la seconda volta in tre gare, in problemi di gomme. La scelta di passare dalla media anteriore alla soft, fatta sulla griglia di partenza, chissà se influenzata dall'analoga scelta di Quartararo, ha inciso negativamente sull'equilibrio dell'assetto, tanto che il torinese ha rapidamente perso posizioni chiudendo addirittura quattordicesimo. Il suo distacco nella generale assomma ora a 70 punti, e di fatto il discorso titolo è ormai da accantonare. Il quarto posto di Miller è una magra consolazione, soprattutto contrapposto all'undicesimo di zarco ed allo 'zero' di Martin, abbattuto da Marc Marquez già nel corso del primo giro.
KTM, ANCORA SOTTO LE ATTESE
Dopo il lampo del Red Bull Ring, frutto più che altro del talento e del coraggio di Binder che della competitività della RC16, la casa austriaca è rientrata nei ranghi, con il sesto posto di Binder ed il settimo di un bravissimo Iker Lecuona. Oltre ad una certa incostanza, pesa la condizione fisica di Miguel Oliveira, che a quanto pare soffre ancora per i postumi dell'infortunio riportato in Austria.
HONDA - FINALMENTE ESPARGARO, MARQUEZ DEVE RITROVARSI
Un fine settimana tutto sommato positivo quello vissuto dalla casa di Tokyo, e questa volta non per merito del suo cavallo di razza ma di un finalmente ritrovato Pol Espargaro. Protagonista di una stagione finora disastrosa, lo spagnolo in Inghilterra è apparso in stato di grazia, centrando una clamorosa pole position e conducendo una gara volitiva, chiusa con un buon quinto posto finale. L'ottava posizione di Alex Marquez e la tredicesima di Nakagami completano il risultato di squadra, ancora una volta orfana all'arrivo di Marc Marquez. Il campionissimo di Cervera, dopo una rovinosa caduta ad oltre 270 orari nelle libere, è partito a testa bassa fin dalle prime curve, e dopo una prima sportellata subita da Jorge Martin ha reagito alla curva successiva, finendo per prati in compagnia del rival. Reazione volontaria o no, sta di fatto che Marc è sempre più spesso vittima della propria ansia agonistica, indotta dalla rabbia di non poter ancora abbinare al talento una condizione fisica sufficiente. Forse meglio sarebbe che il pilota cercasse di accumulare chilometri in gara, proprio ai fini del recupero fisico, ma si sa che nei piloti vincenti l'istinto è una componente molto difficile da controllare.
IL CIRCUITO DI ARAGON
La pista è lunga 5078 metri, si percorre in senso antiorario e comprende 17 curve, 10 a sinistra e sette a destra e due rettilinei di cui uno, quello opposto al rettifilo dei box, misura quasi un chilometro.
Il tracciato è molto tecnico ed impegnativo un pò per tutti i comparti della meccanica, dai freni alla ciclistica al motore ed è anche decisamente critico per le gomme, sia per l'elevata abrasività dell'asfalto che per la possibile presenza di sabbia proveniente dalle colline circostanti.
Transitati sul rettilineo dei box i piloti affrontano la staccata della curva 1, una piega a sinistra a 90 gradi in cui si porta la frenata fino al punto di corda sacrificando qualcosa in ingresso per sfruttare al massimo l'uscita e percorrere in piena accelerazione la curva 2, una destra non troppo impegnativa che porta alla lunga sezione mista del tracciato. Le curve dalla 3 alla 15 comportano un'alternanza di cambi di direzione, tratti in percorrenza, brevi accelerazioni e successive staccate ed ingressi con i freni in mano. All'uscita dalla 15, una svolta a sinistra a 90 gradi, i piloti si lanciano sul lunghissimo rettilineo opposto a quello dei box scaricando piena potenza fino a raggiungere la velocità massima superiore ai 340 orari. Si arriva così alla violenta staccata della curva 16, una sinistra da percorrere a circa 150 orari e da raccordare alla successiva curva 17, altra svolta sinistra che riporta sul rettilineo di arrivo.
ONBOARD LAP - SIMON CRAFAR (BMW S1000RR)
https://www.youtube.com/watch?v=mMQvy7OJPdw
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ORARI TV
Le gare di Aragon saranno trasmesse in diretta da SKY e DAZN ed in differita da TV8 con i seguenti orari:
Programmazione SKY MotoGP HD e DAZN
Venerdì 10 settembre
ore 09.00-09.40, Moto3, Prove libere 1
ore 09.55-10.40, MotoGP, Prove libere 1 diretta scritta su FormulaPassion.it
ore 10.55-11.35, Moto2, Prove libere 1
ore 13.10-13.50, Moto3, Prove libere 2
ore 14.10-14.55, MotoGP, Prove libere 2 diretta scritta su FormulaPassion.it
ore 15.10-15.50, Moto2, Prove libere 2
Sabato 11 settembre
ore 09.00-09.40, Moto3, Prove libere 3
ore 09.55-10.40, MotoGP, Prove libere 3 diretta scritta su FormulaPassion.it
ore 10.55-11.35, Moto2, Prove libere 3
ore 12.35-12.50, Moto3, Qualifica 1
ore 13.00-13.15, Moto3, Qualifica 2
ore 13.30-14.00, MotoGP, Prove libere 4 diretta scritta su FormulaPassion.it
ore 14.10-14.25, MotoGP, Qualifica 1 diretta scritta su FormulaPassion.it
ore 14.35-14.50, MotoGP, Qualifica 2 diretta scritta su FormulaPassion.it
ore 15.10-15.25, Moto2, Qualifica 1
ore 15.35-15.50, Moto2, Qualifica 2
Domenica 12 settembre
ore 08.40-09.00, Moto3, Warm Up
ore 09.10-09.30, Moto2, Warm Up
ore 09.40-10.00, MotoGP, Warm Up diretta scritta su FormulaPassion.it
ore 11.00, Moto3, Gara
ore 12.20, Moto2, Gara
ore 14.00, MotoGP, Gara, diretta scritta su FormulaPassion.it
Programmazione TV8 (orari da confermare)
Sabato 11 settembre
ore 18.45 Sintesi qualifiche (differita)
Domenica 12 settembre
ore 17.35 Moto3, Gara (differita)
ore 18.45 Moto2, Gara (differita)
ore 20.25 MotoGP, Gara (differita)
CALENDARIO MONDIALE MOTOGP 2021
1 28 Marzo 2021 Qatar Losail International Circuit
2 4 Aprile 2021 Doha Losail International Circuit
3 18 Aprile 2021 Portogallo Algarve International Circuit
4 2 Maggio 2021 Spagna Jerez de la Frontera
5 16 Maggio 2021 Francia Le Mans
6 30 Maggio 2021 Italia Mugello
7 6 Giugno 2021 Catalogna Montmelò
8 20 Giugno 2021 Germania Sachsenring
9 27 Giugno 2021 Olanda Assen TT
11 8 Agosto 2021 Stiria Red Bull Ring
12 15 Agosto 2021 Austria Red Bull Ring
13 29 Agosto 2021 Gran Bretagna Silverstone
14 12 Settembre 2021 Aragona Aragon
15 19 Settembre 2021 San Marino e Riviera di Rimini Misano
16 3 Ottobre 2021 Stati Uniti Austin
18 24 Ottobre 2021 Italia Misano World Circuit
19 7 Novembre 2021 Portogallo Algarve International Circuit
20 14 Novembre 2021 Comunità Valenciana Ricardo Tormo
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MotoGP Aragon 2021
Modalità lineare
