Da MyKtm, è un poco incasinato. Anche tragitto d'insieme.
Giovedì 17 agosto
“Fetu ke la prossima settimana’?”
“Niente”.
Venerdì 18 agosto
“xe morto un parente, non posso partire. Funeral sabo de matina”
“Va ben, domenega mattina bonora?”
“bon”.
Un mio amico, noto bradipo che più bradipo è impossibile, si rende disponibile per andare in giro. Il “in giro” è scelto “Romania” il venerdì sera e partiamo senza un piano preciso.
Sappiamo di fare la Transalpina e la Tranfagarasan.
Sul web trovo una APP di rumeni (obsoleta) che compro e da li trovo dei percorsi dove poter andare.
Carichiamo le moto (Tracer 700 ex, della mia moglie e la “Signora in Giallo” alias BMW R1150R del 2003 gialla), e via. Soluzione il furgone, che suggerisco: troveremo circa 900 km sui 1070 che facciamo, con temperature oltre i 30 gradi con punte di 38.
Da li facciamo questo giro che è stato più o meno programmato cercando di stare il più alto di quota possibile, evitare città e monumenti, minimo indispensabile di autostrada. Il mio amico si rifiuta di fare il turista. Su circa 1800 km in moto (più 2140 di furgone), direi abbiamo fatto non più di 120 km di autostrada.
…
La tappa forse meno spettacolare o interessante è stata la Transfagarasan. Una enorme sorpresa la Parco di Apuseni, quasi dei percorsi scovati sulla APP.
A parte le fabbriche, non conosco la Romania, per cui non so come sarebbero state le altre zone, ma abbiamo trovato strade a volte da sparo tirate a biliardo con traffico vicino al nulla, raramente con asfalto tipo Italia (=na merda).
Del mio percorso, cambierei poco. Percorso spesso da Ready to Race. Realmente, tratti da sparo. Si trovano turisti e motociclisti sulla Transalpina e Tranfagarasan, negli altri tratti quasi nessuno.
Sono stati 6 giorni di moto, più due di furgone.
Molto interessante vedere il posto, distante da cosa pensiamo possa essere. E’ triste accorgersi che in Italia siamo presi molto male economicamente, e che abbiamo distrutto il territorio.
Note pratiche:
- Mai fare consumazioni senza vedere un listino.
- Radar e laser da nulli a inesistenti.
- Traffico fuori dai circuiti turistici, molto basso.
- Estremamente sconsigliato girare all’imbrunire, causa orsi, lupi, volpi scoiattoli, capre, vacche. Utile fischietto ultrasuoni scaccia animali. Per non dire tassativo.
- Si trova sempre alloggio a prezzi modici.
- Costi più bassi dell’Italia, ma non regalati.
- Meccanici moto, pochi, e poco preparati (incluso ricambi e materiali di consumo).
- Le strade sono asfaltate, ma non spianate, per cui, spesso chiudono alla fine dei tornati e i segnali di pericolo non sono messi come in Italia. Su con le antenne.
- La riga di mezzeria non è sempre nel mezzo. Se la rispettate siete salvi. Di solito l’interno dei tornanti è molto più ampio della corsia esterna.
- in alcuni tratti distributori anche separati da 60 km.
- Se c’è poco traffico, c’è anche poca gente per aiutarvi.
- il percorso a volte è in zona molto rurali.
- la prima parte della bretella che collega la Transalpina con la Transfagarasan, raramente fatta dai biker, è una roba da urlo e da sparo full gas Ready To race da fare nei due versi.
Inconvenienti:
R1150Rcon attuatore KO (a forza di stare con le KTM ha preso il vizio). Resuscitata sul piazzale a 1700 metri di quota dove “un meccanico, che d’estate vende mirtilli per i turisti, per caso aveva il DOT4 in auto”. Letteralmente. Messo olio sulla vaschetta, girato sterzo, pompanto per 5 minuti, frizione che ha fatto altri 1300 km di curve!
Tracer nulla.
Tappa 1
Tappa 2
Tappa 3