A cena al Club de Yates di Antofagasta sentivo i miei compagni di viaggio fantasticare sulle prossime mete, chi parlava di tunisia, chi di via della seta chi di Africa.....
Io non riuscivo a pensare ad un altro viaggio in moto, forse non volevo staccarmi ancora da quello, come se sognarne un altro fosse come considerare quello ormai una cosa del passato. Giudizio giustificato senz'altro dall'aereo sul quale sarei dovuto salire il giorno successivo.
Comunque non ci avevo più ripensato da allora.
Nelle ultime settimane, come sempre, come tutti, sono stato bombardato di immagini. E mi sono accorto che la mia attenzione veniva catalizzata da tutte le immagini di paesi ex sovietici. Il venerdì, tv sette, internet, viaggi, espresso....un pezzettino qui, un pezzetino lì ho cominciato a costruire un immaginario, per ora tutto da confermare, di un viaggio in moto. Forse il prossimo.
Avete presente posti tipo il kazakistan? O la regione degli Altaj? Panorami immensi, natura prepotente e paesi squallidissimi.....la cosa più affascinante sarebbe allontanarsi progressivamente dalla nostra civiltà, partire da casa e fermarsi solo quando ci si rende davvero conto di essere lontani, talmente lontani da avere l'illusione di aver raggiunto una meta e forse guadagnato la voglia di tornare, dopo aver visto cambiare facce, panorami, sapori e odori giorno dopo giorno.
Il problema non è partire: niente porti, niente navi. Il problema è tornare. O due mesi o moto spedita in aereo.
Non so quando farò questo viaggio. Non cerco compagni nè tantomeno impegni. Quando saprò con certezza di partire un paio di persone e non di più so già che le troverò, forse qui. Ma se per adesso qualcuno ha da darmi info sul percorso verso gli Altaj o semplicemente voglia di parlarne ecco il perchè di questo 3d.