Beh non poteva essere diversamente perchè.....quando compri una moto come la RT lo fai per un solo scopo.....viaggiare.
E così, tre settimane dopo l'acquisto, ultimati i preparativi, l'organizzazione e sistemate le faccende familiari, parto nottetempo alla volta di Ferrara, prima tappa tutta autostradale, dove mi fermo per la notte previa cena con amici del posto. O almeno.....DOVEVA essere tutta autostradale.....perchè a un certo punto, resomi conto che ero in largo anticipo sulla tabella di marcia, mi sono fermato, ho ricalcolato il percorso, ed a Fano ho lasciato l'autostrada dirigendomi verso Urbino. Da lì ho infilato in sequenza il Bocca Trabaria (rifatto una seconda volta due giorni fa, una favola!), lo Spino e la Consuma. Da lì mi sono diretto verso la Futa/Raticosa ma, all'altezza di Barberino del Mugello, ho dovuto desistere causa pioggia ed ho ripreso l'autostrada fino a destinazione.
Secondo giorno, direzione Torino per saluto parenti. Autostrada fino a Bologna, poi Abetone e scendo a Lucca, dove riprendo l'autostrada fino a Borghetto/Brugnato. Da lì, il favoloso Passo del Bracco fino a Sestri Levante, dove riprendo l'autostrada fino a Genova. Salgo per il Turchino (per la vecchia statale, ovviamente), ma, giunto a 7 km da Ovada trovo la strada interrotta e sono costretto a tornare indietro e riprendere l'autostrada a Masone invece che a Ovada. Ma poco male, anche quel giorno stavo 'largo' coi tempi. Da Masone a Torino pallostrada e via.
Terzo giorno, più che altro una tappa di trasferimento, sia pure con 'finale a sorpresa'. Torino-Bergamo tutta in A4, poi salgo verso il Passo S.Marco (con relativa sosta pranzo poco a valle) per scendere quindi a Morbegno e dirigermi verso Tirano, dove arrivo alle 17. A quel punto, visto che ancora una volta mi trovavo in anticipo coi tempi, non potevo perdermi l'occasione per salire all'Ospizio Bernina, indubbiamente un ghiotto fuoriprogramma, ma ci voleva il green pass per rientrare in Italia: poco male, faccio tampone rapido in 20 minuti presso una farmacia e riparto. Per la cronaca, al rientro in Italia non mi hanno chiesto il pass (per entrare in Svizzera non serve).....c'erano tre poliziotti, mi sono fermato spontaneamente ma quelli mi hanno fatto segno che potevo andare.
Pernotto in un borgo fra Tirano e lo Stelvio.
Quarto giorno.....THE PASS DAY (dove stavolta per PASS non si intende quello sanitario....): infilati, uno dietro l'altro, nell'ordine, Stelvio, Giovo, Gardena, Sella, Pordoi, Falzarego e Tre Croci, con ascesa finale al Rifugio Auronzo sotto le Tre Cime di Lavaredo. Tre Croci una seconda volta in direzione opposta e pernotto poco a sud di Cortina.
Quinto giorno, inizia il rientro. Discesa sulla bella SS51 fino a Ponte nelle Alpi, dove imbocco l'autostrada e tiro dritto fino a Bologna. Decido di ritentare la Futa ma niente da fare.....piove anche stavolta ma me la faccio lo stesso. Tra pioggia e schiarite attraverso le province di Firenze e Arezzo via valico del Croce ai Mori, e serpeggiando attraverso l'Umbria giungo infine al luogo previsto per il pernotto, nei pressi di Fabriano (dove, fra parentesi, ho acquistato la moto).
Sesto e ultimo giorno: scendo via Camerino-Muccia verso la Piana di Castelluccio, da dove proseguo via Arquata del Tronto-Amatrice. Circumnavigo a Est il Lago di Campotosto e prima del Passo delle Capannelle taglio a sx sulla SP86 'del Vasto' diretto ad Assergi, da dove poi scendo verso L'Aquila. Da lì SS17 verso Popoli, con l'immancabile 'chiusura' delle omonime svolte. Quindi autostrada fino a casa.
Totale circa 3500 km. Il tutto, ci tengo a dire, rigorosamente in solitaria.
A disposizione, ovviamente, per suggerimenti e percorsi.
Un ultimo cenno sulla moto........anzi no.....una sola parola: IMPECCABILE.
Aveva 68.000 km all'acquisto ora sono già oltre 75.000. 7000 km macinati in 50 giorni e mai una sbavatura, a trovarle un difetto dovrei inventarmelo!
Unica disavventura, nel salire al B&B nei pressi di Fabriano mi sono trovato, ormai al buio, di fronte ad una inattesa salita ripidissima: dopo uno stretto tornante a sx mi sono trovato di fronte, a meno di 50 metri, un controtornante a dx ancora più stretto e ripido del precedente. Non me l'aspettavo, e a causa dell'oscurità l'avevo preso per una normale curva a dx. Risultato: sono entrato di seconda, mi sono piantato in mezzo al tornante e non riuscivo più a ripartire per via della fortissima pendenza. Dopo un attimo di smarrimento sono andato un po' all'indietro fino a 'livellare' la moto (di traverso in mezzo alla strada) e così sono riuscito a ripartire. Il tutto a non più di 300 metri dall'arrivo!