Ancora non ho ritirato la moto e quindi parlo solo per esperienza pregressa avuta su altre moto, tutte scatalizzate, con scarichi completi molto liberi e rimappatura ad hoc, alla ricerca delle migliori prestazioni. Premetto che sull’ultima moto avuta, Triumph Speed Triple, le mappe le ho sempre fatte da me (ovviamente con criterio ed una certa scientificità da ingegnere meccanico).
Ebbene, la mia modesta esperienza mi porta ora a prediligere e suggerire il mantenimento del catalizzatore e dei collettori originali per un utilizzo sportivo stradale e turistico, ancor più su una moto così prestazionale e sofisticata come la nostra S1000.
Il motivo è semplice: è una modifica che in generale aumenta si la potenza agli alti, seppur di poco, in virtù di minori perdite di carico dei gas esausti, ma tende a peggiorare la linearità ai bassi e medi, per la minore contropressione e minore “lunghezza equivalente “ dell’impianto, effetto che si può risolvere solo attraverso un’accurata rimappatura (il più delle volte con tempi d’iniezione maggiori, cioè più benzina), con conseguente peggioramento di consumi ed incombusti (=puzze) allo scarico, non proprio piacevoli per un utilizzo quotidiano ed in coppia.
Guardando tutti i video di S1000XR scatalizzate, inoltre, si notano fiammate in rilascio anche solo a folle, come è lecito aspettarsi da un 4cilindri iper prestazionale ma smagrito per esigenze di omologazione; immagino si tratti di casi in cui la carburazione non deve essere stata opportunamente ingrassata tramite rimappatura. Ciò comporta temperature alte di esercizio, possibili ritorni di fiamma alle valvole, detonazioni...insomma, se non si rimappa adeguatamente, i rischi non sono da sottovalutare.
Ripeto, tutto ciò è solo frutto della mia esperienza e di ragionamenti fatti su carta. Magari sulla nostra moto basta una Power Commander autoadattiva a risolvere tutto.
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