Discussione: L'eSSenza
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Vecchio 09-10-2009, 22:49   #88
FranzG
Mukkista doc
 
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ubicazione: Siena
Cool Proemio

Da un manoscritto rinascimentale, recentemente ritrovato a Chiusi della Verna...

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Cantica Prima

Canto I

Nel mezzo del cammin di nostra vita
mi ritrovai per una selva oscura
che la diritta via era smarrita.

Ahi, quanto a dir qual era è cosa dura
il nastro nero, e qual era l'asfalto
al qual m'avea condotto la ventura

che fecemi salire verso l'alto
affrontando sconnessi e brecciolini.
Fu qui (e non per mettere in risalto

i crucci miei, che non sono piccini)
che alla ricerca del perfetto passo
fu dubbio 'l proseguir nei miei cammini.

Inver pensai "Non c'ho capito un casso,
se questi son davvero i personaggi
che seguirò per diventare un asso!"

Certo, non era un gruppo di selvaggi,
né tantomeno truppa di fortuna
la banda che trovai nei miei paraggi.

La cosa che di più fu inopportuna
fu quella di tentar di cimentarmi
nell'inseguir le eSSe, ma una ad una

costoro mi sfilarono, per farmi
arrossire di scherno e di vergogna
succube, ma delle mie stesse armi...

Ché in sella al mio destrier, dirlo abbisogna,
nel confrontarmi con gente assai varia
ben altre scuse m'evitan la gogna:

anche s'è una teoria campata in aria
mi è sufficiente dire ch'è da anziani
il motociclo crucco di Bavaria

per scombinar dei debosciati i piani
che mi vogliono rapido e rombante
nel correre pei valichi montani!

Oppure, e questa è una delle tante
motivazioni false e tendenziose
che il Vostro adduce, pressoché costante

agli "sportivi" che sulle sfiziose
veloci curve imitan le gesta,
ginocchio in terra e pieghe indecorose,

d'altri piloti... "E se gratto una testa?
Sapete quanto costano i ricambi!
Andate avanti, e fine della festa".

Così posson pensare che son strambi
questi motociclisti del cardano
che vengono cantati in questi giambi

e, rivettato, seguito a far piano.
Ma Nemesi ho trovato, e anche Caronte,
e turbine e crescendo rossiniano,

di perdizione sia fine che fonte,
tra quei loschi figuri, quegli eSSisti
dai qual fui traghettato fin sul monte.

Fu sì che, traversando tratti misti
sia per la via che per l'animo e'l core,
fui circondato da cotanti artisti...

Chi della piega, chi del gran rumore,
chi di velocità e chi del pianeta
degli scimmioni fiero ambasciatore!

Mi fur Virgili, per dirla completa,
ed altresì valenti Ciceroni
nel rendermi iniziato all'irrequieta

via dell'eSSista, dei "pochi ma buoni",
dei "soli contro tutti", pure eRRati
per via di quel "motor dei miei... stivali"

che conta pochi equini, e malandati,
e pesa come un quintale di piombo
se messo a paragon con la Ducati.

Fu dunque nel frastuono e nel rimbombo
profuso dagli scarichi a grondaia,
appena dal destrier staccammo il lombo,

ch'io giunsi alfine a ritrovar la gaia
(già infatti "tavolata di finocchi")
combriccola che mena il can per l'aia,

mentre gli astanti fanno tanto d'occhi,
e canta di quel ferro i miti, e lodi
che certo non son scevre da ritocchi

apposti in buona fé. Ma con bei modi
rivolsimi a colui che della cricca
pareva il più sportivo: "Eheu, non odi

il pio lamento di colui che spicca
per inabilità a condurre il mezzo
del cui acquisto ancora si lambicca

senza trovarne razio? Mi sbattezzo
da mesi per conoscer del sapone
il gran consumatore. Questo attrezzo

rimane un gran mistero, mi si pone
il solito dilemma: troppo audace
fu la mia scelta, già troppa ambizione

di me s'impossessò. Ma io, incapace
di ammetter vergognoso una sconfitta
ai tuoi precetti m'offro qual seguace.

Ché il bello stilo tuo, e la tua invitta
perizia nel tracciar curve e tornanti
già di leggenda, pur dattiloscritta,

è origine, e i confini tutti quanti
di Province e Regioni, e di Paesi
varcato ha ormai." Fe' lui: "E siete tanti!

Ziopork, qui non ci siamo intesi...
Tutti 'sti gatti che, ai miei maroni
non smettono giammai di stare appesi!

Dal Livio Foro, brutti zoticoni,
pivelli de burdèl, 'sti tabacchini
m'han fatto già arrivà 'l latte ai... ginocchi

ché a forza d'aspettarli nei paesini
a forza di guidar come un trattore
ai lati delle ruote c'ho i gommini

e ad arrivare qui quasi tre ore
ci abbiamo messo. Di che me ne faccio
di uno come te, senza rancore,

di una zavorra, un altro gallinaccio
soltanto buono per andar più lenti
e far fatica? Mi sento uno straccio

per conto mio! Ringrazia questi venti
o trenta sedicenti inseguitori
che ho condotto fin qui. Ma sono 'spenti'..."

Risposi: "O Maestro, son signori
se confrontati a me! Non aver sdegno
di chi nell'arte del condur motori

vuol metter, come me, siffatto impegno!
Le gesta tue, Signore della eSSe,
mi furon da modello e da sostegno

quando nei tratti bui, nelle sconnesse
strade dell'alma, perdevo la Fede
e altre speranze non m'eran concesse.

Per cui, per carità, se si concede
a tutti l'occasion d'esser edotti
non riservare alle mie terga il piede."

Fu sì che tra i mugugni ed i borbotti
il Vate, forse mosso a compassione
ci mise in fila, non senza rimbrotti.

E lo seguimmo, giù dal Muraglione.
Per ora non mi sono cimentato nell'esegesi, ma potrebbe dare spunti interessanti...

F.
__________________
Franz - TP-LINK TD-W8970 »Häirdryër«
Noi ce mettemo la tazza, voi mettetece er culo.

Ultima modifica di FranzG; 10-10-2009 a 13:25 Motivo: Errore di trascrizione dal manoscritto
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