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Vecchio 30-12-2013, 02:15   #9
ozama
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Scusate ma non sono convinto..
A me a scuola hanno insegnato tutt'altra cosa.. Anche se a scuola ci sono andato ormai tanti anni fa..
Ignoro come venga eseguito un ciclo di desolfatazione, e sono convinto anch'io che le batterie moderne siano diverse da quelle anche solo di 15 anni fa..
Tuttavia le batterie che necessitano di una limitazione della CORRENTE ovvero gli AMPER, sono le "litio", le "Ni-Mh", le "Ni-Cd.."
Quelle al piombo e "derivate", cioè le nostre, assorbono DA SOLE la corrente che gli pare.. Ma secondo voi, come funziona il regolatore di tensione della moto?
Pensate che faccia i cicli a corrente costante e che si fermi quando la batteria è carica? Ma lo avete visto lo schema dei regolatori serie o parallelo che erano stati postati nel forum non molto tempo fa nella sezione dedicata al problema del generatore?
Essi sono semplici ed eloquenti: CARICANO permettendo alla batteria di assorbire tutta la corrente che gli serve e limitano SOLAMENTE LA TENSIONE a 14.4 V massimi come giustamente indicato (il 20% circa della tensione nominale di 12 Volt..).
Le batterie al piombo si danneggiano se vengono sottoposte ad una TENSIONE (VOLT) troppo alta e ad una scarica troppo profonda.
Il motivo per cui le batterie al litio "super leggere" devono essere montate in presenza di appositi circuiti (quando non li incorporano loro stesse) è proprio che i regolatori delle moto (ma anche delle macchine) sono molto semplici e possono provocare sovraccariche in questi elementi.
Nella mia esperienza di "elettronico" la carica a corrente costante è indispensabile per le batterie Nikel Cadmio e Nikel Metal idrato sopra citate, non certo per le nostre "piombo derivate".
Quelle si, soprattutto le Litio, se non si "frena la corrente" assorbono fino a bruciarsi. E, se non protette, come è capitato a qualche telefonino, fino ad esplodere. Non certo le batterie al piombo. Che sono invece adatte ai mezzi mobili proprio perchè non si rovinano se sempre tenute in carica, non hanno "effetti memoria" e non esplodono se sovraccaricate.
Ma ve lo immaginate il circuito di carica "a corrente costante" che deve stare a modificare i propri parametri quando accendete/spegnete i fari, mettete la freccia, suonate il clakson o, in auto, accendete l'autoradio che comincia ad assorbire corrente a tempo di musica? Tutti questi carichi assorbono corrente IN PARALLELO alla batteria, quindi dal regolatore. E IMPOSSIBILE mantenere la corrente costante durante l'uso E LA NORMALE CARICA della batteria.
Nelle sue normali condizioni di lavoro, tranne quindi quando riposa a macchina/moto ferma, la batteria è costantemente sotto carica, con una corrente variabile in base agli assorbimenti assolutamente discontinui dei servizi e delle centraline. Ecco perchè sui mezzi mobili la tecnologia migliore è tutt'ora basata sulle batterie al piombo: sono quelle meno problematiche da gestire.
E' sulla base di queste "conoscenze" che ho ipotizzato che il mantenitore BMW alimenti semplicemente la batteria e non faccia nessun ciclo. Proprio come se questa fosse collegata al motore in moto. Condizione nella quale la batteria è, ripeto, costantemente sotto tensione e libera di assorbire ciò che vuole, a meno della portata dell'alternatore/regolatore e dell'assorbimento dei carichi in parallelo ad essa collegati.
Ovvio che un mantenitore non è in grado di fornire la corrente che può erogare un generatore collegato all'albero motore, quindi da solo (tranne quelli specificatamente abilitati) non è in grado di caricare una batteria da zero.
Giusto.. Qualcuno di voi ha mai usato un caricbatterie per batteria da auto (quindi al piombo) di quelli classici? Chi lo ha fatto, avrà notato che hanno in genere un amperometro. Quando si collega la batteria, questo sale immediatamente posizionandosi ad un valore simile al massimo erogabile dal caricatore (se la batteria è scarica), ad esempio 10 AMPER. Mano a mano che la batteria sicarica, l'amperometro si abbassa, fino ad indicare quasi zero.
Il funzionamento è molto semplice: la batteria, se scarica, assorbe tutta la corrente che il generatore gli può fornire in base alle proprie caratteristiche. Questa si abbassa mano a mano che la batteria ne CHIEDE DI MENO, ovvero mentre si carica. Questi carica batteria non devono essere usati con batterie Nikel Metal o Litio o Nikel cadmio proprio perchè non anno alcuna limitazione in corrente salvo quella di progetto. Ah.. Non devono neppure essere collegati alla batteria dell'auto/moto se questa non è SCOLLEGATA dall'impianto, perchè sono talmente semplici che di solito non hanno neppure i condensatori di livellamento (usano la batteria come condensatore) e se la batteria è scarica, la tensione impulsiva può danneggiare l'elettronica del veicolo.
I "mantenitori evoluti" eseguono cicli di carica e controllo giustamente per offrire qualcosa in più e per tenere "vive" e allungare le prestazioni di batterie stanche. Alcuni caricano anche la batteria da zero. E sono certamente utili. Ma temo che il mantenitore originale non faccia nulla di tutto questo. Almeno quello preso in esame più sopra.. Sarà certamente stabilizzato e ovviamente conterrà un circuito in grado di farsi riconoscere dal CAN per permettere l'uso con la presa di servizio. Ma nulla più. Perchè nulla più è richiesto ad un "mantenitore puro".
Per quel che vale, è la mia opinione. Tuttavia, salvo per l'ipotesi del mantenitore originale, che è appunto un'ipotesi, sono convinto di ciò che scrivo perchè ho una buona esperienza al riguardo.

Ciao!
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CiaoSC, Vespa50S/TS125(2), GSXF600, V-Strom650, Tiger800XC, F800GS 2013, V-Strom1000 2014/1050 2020.
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