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Vecchio 25-09-2016, 11:47   #21
Antonio Tempora
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12/08 El Rocio – Frontiera Portogallo – Mertola – Murao – Evora Km.380 In Moto H 4,56 - Totali H 5,37



Pago il conto ( 217 euro, nell’ offerta non era compresa le tasse e comunque per tre notti in un albergo così non è male ) e Miguel, il factotum del nostro albergo, ci accompagna con la sua macchina dopo aver fatto colazione alla nostra moto che per tre notti e due giorni è rimasta parcheggiata al posto di Policia Local.
Salutiamo e ringraziamo ancora i gentilissimi poliziotti e caricata Diavolina ci mettiamo in marcia ripercorrendo a ritroso la strada che dall’ autostrada ci aveva portato ad El Rocio e che con la stessa autostrada ci porterà al confine con il Portogallo.



Passato il confine ci fermiamo al casello dove facciamo la procedura riservata ai turisti : si passa la carta di credito in un apposito “Totem” dietro il quale è posizionata una telecamera che , ripreso il numero targa, fa rilasciare uno scontrino con un importo di circa € 0,60 di iscrizione che ti consente di viaggiare sull’ Autostrada dell’ Algarve vedendosi addebitare il pedaggio direttamente sulla carta di credito.
Noi percorriamo l’ autostrada per un brevissimo tratto perché usciamo subito a Vila Real de San Antonio per dirigerci a Nord sulla N122/IC27 in direzione MERTOLA.
Strada nazionale molto scorrevole a tratti a 4 corsie che si addentra nel Parque Natural do Vale do Guadiana che attraversiamo per raggiungere il caratteristico paese di MERTOLA con le sue case bianche affacciate sul fiume e sormontata dal suo castello.




Riprendiamo la strada sempre verso Nord in direzione di MOURA con un paesaggio che da tortuoso, ombreggiato dalla fitta vegetazione e con fondo a tratti un po’ corrugato passa ad essere ampio con strada più scorrevole.
Il paesaggio è fatto di una campagna coltivata ad ulivi e viti, siamo entrati nell’ Alentejo, famoso per i suoi vini.
Attraversiamo piccoli paesini fatti da case basse, bianche e con i tetti coperti da coppi rossi, fuori pochi anziani seduti a veder passare le macchine.
Paragonato all’ intensità abitativa del nostro paese vedere questa campagna con scarso impatto dato da infrastrutture abitative ed industriali dà una piacevole sensazione che rende ancora la guida turistica.
Da Moura sempre a Nord verso MOURAO passando sullo sbarramento idrico del fiume Guadiana.




I campi coltivati a vite si fanno più numerosi così come le aziende vinicole ognuna con il suo ingresso ad arco di un bianco candeggiante e con l’ insegna del vino prodotto.




Finalmente arriviamo in vista della nostra meta : EVORA.
Antica città importante durante l’ Impero Romano di cui conserva un tempio ben conservato che si sviluppa su una collina con in cima una splendida cattedrale .



Con la solita difficoltà del GPS a trovare il nostro albergo e con l’ aiuto del mio smartphone arriviamo al nostro albergo: Evora Hotel
Grazie a Caterina, la figlia del mio amico José, che qui lavora come Nutrizionista, siamo riusciti ad avere una stanza per due notti nonostante questo hotel a 4 stelle fosse al completo per la alta affluenza di turisti in visita ad uno dei siti più importanti del Portogallo.
Parcheggio la moto in buona compagnia e fatto il check-inn ci fiondiamo in camera con l’ aria condizionata perché oggi ci sono 37 gradi ed il caldo che per strada era sopportabilissimo qui invece non si sopporta.

[IMG]http://imageshack.com/a/img923/2965/8CiKl9.jpg[/IMG

Mentre Lilli si riposa e dopo che entrambi ci siamo scolati ben tre bottiglie di acqua minerale, io procedo a lavare le giacche da moto, operazione che non mi sono sentito di fare ad El Rocio ma che qui, con un bagno enorme, proporzionato alla nostra stanza anch’ essa molto ampia, posso fare.
Mi metto dentro la vasca e insapono con la nostra spugna da viaggio una per una le giacche e poi sciacquo con il “telefono” della doccia mentre la giacca è appesa con la stampella sopra la vasca.
Anche qui non descrivo per pudore il colore dell’ acqua che hanno buttato fuori…….
Messe ad asciugare sul nostro terrazzino con vista sulla piscina (Ce ne sono 2 una scoperta ed una termale come pure a disposizione dei clienti c’è un centro benessere, pagheremo € 276,30 per 3 notti + una cena + extra ) con il caldo che fa si asciugano in poco tempo e tornano fresche, morbide e profumate di bucato.
Lavoro un po’ e mi concedo anche io un riposino, di scendere in piscina con il caldo che fa non ci penso proprio, si sta troppo bene al fresco.
All’ ora di cena scendiamo al ristorante dell’ albergo che ha un ottimo buffet ma noi chiediamo di mangiare alla carta ed il gestore saputo che siamo amici di Caterina si fa in quattro per renderci la cena piacevole dedicandoci uno dei camerieri, gentilissimo e con un ottimo inglese, che ci consiglia il menu e mi serve un capiente calice di ottimo vino rosso prodotto in zona di cui Lilli si limita a sentire il profumo.




Cominciamo così a deliziarci con la saporitissima cucina Portoghese che inizia sempre con una zuppa e prosegue con un piatto di maiale o di pesce….Come sperimenteremo domani sera entrambi nello stesso piatto.
Mi faccio portare anche un trittico di dolce e mi congedo dal simpatico ed efficiente staff del ristorante per tornare in camera dove festeggio l’ ingresso in Portogallo con un sigarino ed una sorsata dalla fiaschetta seduto sul balconcino ad ammirare il cielo.



13/08 Evora – Sosta e Visita

Bella ed abbondantissima colazione in camera con dolce e salato più l’ immancabile spremuta e lo yogurth che quando è diponibile non mi faccio mai mancare.



Mangiamo solo i dolci mentre con il salame ed il formaggio ci facciamo due bei panini che consumeremo a pranzo.
Ci vestiamo e ci facciamo chiamare un taxi che con € 5,00 ci porta sotto le mura della città che come detto in precedenza si svolge con vicoli stretti in salita dove spiccano la Cattedrale ed il Tempio Romano.
Dono collezionista dal primo numero della rivista Bell’Europa e mi sono fotocopiato il servizio su EVORA così siamo preparati sul percorso da seguire.







Arriviamo alla piazza principale su cui si affaccia la Chiesa di Sant. Antonio dove entriamo e pagato un piccolo obolo alla custode siamo autorizzati a fare tutte le foto che voglio.














Riprendiamo la strada in salita, Lilli è un continuo fermarsi nei negozi di souvenirs e comincia a scongiurarmi di acquistare un piatto in ceramica dipinto con dei tulipani, il suo fiore preferito, io mi rifiuto pensando alla bottiglia vuota dell’ acqua minerale presa ad El Rocio che già mi tocca portare dietro, figuriamoci un piatto di ceramica !
Si sa però come sono fatte le donne: ti prendono per sfinimento, alla fine pur di non sentirla piagnucolare entro nel negozio e pregando la commessa di farmi un doppio incarto, acquisto il piatto.
Arriviamo in cima alla collina attorno cui si sviluppa EVORA ed entriamo alla visita della Cattedrale in stile misto Romanico e Gotico, la cattedrale più grande del Portogallo.
L’ ingresso richiede € 8,00 per visitare il Museo, il tetto della Cattedrale, la parte superiore e quella inferiore della Chiesa.
Sono contento di pagare e mi chiedo perché non facciamo pagare anche noi per la visita alle nostre splendide chiese, forse ne terremmo più in conto e potremmo valorizzare il nostro immenso patrimonio artistico-culturale-paesaggistico.
Ma si sa che nel nostro paese il Ministro della Cultura vale come il 2 di Picche !.







Entriamo e saliamo subito sul tetto da cui si gode una bella vista su tutta la città.







Procediamo alla visita alla parte superiore della Chiesa che comprende il coro e l’ organo.




Scendiamo e attraverso il chiostro entriamo nella parte bassa di questa splendida cattedrale.








Ultimo visitiamo il museo davvero ricco nella sua esposizione di quadri e rappresentazioni lignee tra cui spiccano quelle dedicate al mio venerato Sant’ Antonio che sarà anche “da Padova” ma non dobbiamo dimenticare che è nato in Portogallo.






Usciamo dalla cattedrale e salita la parte finale della collina arrivare al Tempio Romana dedicato alla Dea Diana.
La particolarità è quella di essere scampato alle distruzioni del Medioevo, per un Romano come me provoca orgoglio ma non certo eccessiva ammirazione avendone visti di più belli sia a Roma che in Italia e nella Turchia mediterranea.




Ultime foto dalla terrazza che circonda il giardino prospiciente il Tempio Romano e scendiamo verso la piazza dove prendiamo un taxi per tornare al nostro albergo.





Pranziamo con i panini preparati con l’ “avanzo” della nostra colazione e ci concediamo un lungo e riposante pomeriggio di riposo nella nostra stanza dormendo e guardando i Giochi Olimpici alla televisione.
Fuori ci sono 37 gradi e non ho nessuna voglia di andare in piscina a soffrire il caldo quando in camera si gode dell’ aria condizionata che ti tiene al fresco.
Nel tardo pomeriggio scendo nella reception e compero nell’ ampio negozio dove sono esposte le bottiglie di vino prodotte in Alentejo, due bottiglie di vino rosso da portare al mio amico José facendomi consigliare dal direttore dell’ albergo.
A sera ci vestiamo e chiamato un taxi ci facciamo portare nel ristorante Fihalo considerato il migliore della città.



Il ristorante ha l’ ingresso in una delle tipiche strade di EVORA larghe appena da far passare una automobile, il nostro taxi, una Mercedes classe E ci passa a mala pena ma non sembra preoccuparsene.
Entriamo e ci fanno accomodare nella sala dove accanto a noi siedono 6 Italiani tra i tanti notati ad EVORA sia fra i turisti che tra i tanti lavoratori addetti ai servizi.
Spiego al nostro professionale e gentile cameriere che mia moglie "non può" bere e chiedo se possono servirmi un calice di vino. Mi risponde che posso prendere una mezza bottiglia di vino rosso e me ne porta una che mi mette una tristezza infinita considerando il locale dove ci troviamo ed il cibo che andremo a gustare.
Mi faccio consigliare un’ ottima bottiglia di rosso e mi porta Cavalo Maluco, prodotto nella penisola di Setubal il cui nome deriva da quello di Crazy Horse, il famoso capo Siux.
Mi faccio scaraffare il vino e lo assaporo: davvero buono.
Cominciamo con gli antipasti: Pata Negra – Polpo in Insalata – Formaggio Caprino – Ceci – Olive
Quindi ordiniamo il “Piatto Forte”, dato che qui non siamo in Italia e quindi manca il “Primo”.
Sia io che Lilli prendiamo due secondi a base di maiale che in questa regione è allevato in maniera naturale ed ha ottime carni, il mio piatto è composto della carne che viene dalla guancia ed è molto buono così come quello di Lilli.
Accanto a noi c’è una coppia di francesi, butto uno sguardo al piatto del marito e noto che lo apprezza in maniera particolare, ne domando il nome ed il cameriere mi dice che è un piatto famoso tipico di questa regione: Nodini di Maiale con salsa di Vongole.
Ordino immediatamente il piatto e non mi importa se quello che mi sono appena sbafato era sostanzioso, dopotutto ho il mio “Cavallo Pazzo” che mi aiuta a digerire nonostante le proteste di mia moglie che teme che scolarmi una bottiglia intera possa crearmi problemi.
Arriva il mio piatto che tiene fede alla sua meritata fama, davvero buono.



I nostri vicini di tavolo, una coppia francese che vengono dalla Bretagna in Camper, sono talmente simpatici che offro loro un bicchiere di vino che da buoni intenditori apprezzano molto, anche Lilli è contente perchè vede diminuire il mio tasso alcolico.




Ordino un trittico di dolci e preso il caffè pago il conto di € 129,00 di cui solo il vino € 45,00, soldi davvero ben spesi.
Torniamo sempre in taxi e fumatomi il sigarino sul balcone raggiungo Lilli a letto per questa ultima notte ad EVORA.
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Antonio Tempora
"Ama il tuo sogno ogni inferiore amore disprezzando" - Ezra Pound
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