Discussione: Faro full led F800
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Vecchio 18-08-2017, 14:38   #73
gaspare
Mukkista doc
 
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Allora, cominciamo con la recensione… segni particolari: bellissimo.
La realizzazione è di buona fattura: il fanale è composto da un corpo metallico con evidente scopo di dissipatore per l’elettronica di pilotaggio dei LED, e da un guscio posteriore in materiale plastico stampato. Collegamento plug-and-play su tutte le annate, ma ve lo dirò per certo lunedì prossimo a termine montaggio, se c’è qualcosa da aggiungere o rettificare a quanto scrivo qui.
Le fusioni non presentano sbavature; nel mio esemplare c’era solo un piccolo sbaffo di sigillante che forse serve a dare tenuta tra i due elementi, che per ora mi sono ben guardato dal disaccoppiare.
Lo schermo è in materiale plastico, mentre l’originale è in vetro. Questo perché la temperatura sicuramente non è tale da giustificare un vetro che andrebbe a penalizzare ulteriormente il peso, che ammonta a 1730 gr.!
La differenza con l’originale la posso solo ipotizzare in un kg (provvederò a pesare anche l’originale), ma dal computo nel mio caso bisognerà togliere tutto l’armamentario dell’HID (centralina, ballast…).
Il confronto infatti, nel mio caso è con l’attuale HID 35w anabbagliante + H7 (55 w alogena) all’abbagliante + lumino da cimitero LED alla posizione (tutti a 5000-5200 °K).
Ad ogni buon conto, l’armamentario citato prima è un po’ seminato in giro per la moto, mentre il faro made in China è tutto lì davanti, in alto – e questo non è bene, anche se sono convinto che il telaio di supporto non ha modo di essere compromesso.
Inoltre, la luce di posizione (meglio, la DRL) è mobile all’interno del faro; un gioco minimo percepibile solo a faro rovesciato: non disturba e non lo vedo come problema funzionale, ma c’è.
Sto parlando della cornice che funziona in pratica come una fibra ottica: non presenta collegamenti elettrici e potrebbe fare un “tac” solo a fronte di fine corsa della forcella o più probabilmente con la moto rovesciata ruote all’aria, ma forse lì fa “crack” assieme ad un altro bel po’ di roba.

Luce di posizione DRL: wow effect.
Estremamente visibile e, contrariamente alla posizione originale, un pochettino di luce nell’oscurità la fa.
Purtroppo per i test non ho preparato il codino a tre faston, quindi nelle foto che posterò sappiate che manca il contributo di questa luce diffusa, che comunque è valido solo per i primi due metri.
Consuma meno del dichiarato: siamo sugli 8 w.

Luce anabbagliante: a livello di luminosità è superiore all’HID di non oltre il 15% stimato.
L’effetto in realtà è molto di impatto perché la luce è circa a 6000 °K, il che regala un contrasto incredibile, pur senza riflessi azzurrognoli e dell’abbagliamento (anche in presenza di H7R, adatto alla parabola “convenzionale”) tipici degli HID di quella temperatura.
Il fascio luminoso presenta delle percettibili striature orizzontali, ma non assolutamente fastidiose: veramente poca roba.
Quello che sorprendente è il lavoro delle lenti: il fascio nella parabola originale è definito, ma sfuma sia sulla profondità che a brevissima distanza; queste lenti applicate ai LED producono un fascio che sembra invece tagliato con il rasoio!
Qui non ci si può sbagliare nella regolazione dell’altezza: la riga di profondità è una sciabolata!
Anche a breve distanza si manifesta il fenomeno, ma stavolta in senso negativo: senza la DRL in pratica fino a oltre due metri di fronte alla moto è oscurità, con un brevissimo transitorio iridescente ben visibile al suolo.
Non che serva, ma la parabola originale diffondeva in modo più omogeneo e sfumato degradante fino in pratica a sotto lo sterzo.
Ora: la DRL ci metterà pure del suo, ma per chi fa fuoristrada è meglio – ed è il matrimonio migliore – applicare dei faretti antinebbia, che copriranno quest’area in modo eccellente.
Sull’asfalto è probabile che all’inizio possa essere fastidioso, ma solo per questione di abitudine.
Il problema – se proprio bisogna trovarlo - sorge solo a velocità da marcia fuoristrada nello stretto e col buio.
Una vera osservazione riguarda invece la temperatura del faro: senza marcia, dopo circa 10 minuti di accensione, il corpo dell’anabbagliante (che ricordo qui essere alloggiato nel “proiettore” piccolo) ha raggiunto una temperatura più vicina ai 50°C che ai 45!
L’elettronica e la relativa dissipazione sono sicuramente dimensionate in modo adeguato (la prima funziona senza dire pane fino a 80°C), ma visto che c’è una super DRL, ritengo che monterò un crepuscolare ad accendere l’anabbagliante – risparmiando energia, ore di funzionamento e facendolo funzionare come ha voluto che lo si progettasse di conseguenza.
Ora, ho rilevato gli assorbimenti di tutti i proiettori, ma purtroppo con una batteria ormai morta (ca 11 v a carico) per cui i numeri vanno presi con le molle, ma qui è emerso un 46 w in luogo dei 60 dichiarati, che secondo me contemplavano la contemporanea accensione della DRL.

Abbagliante: e qui viene il bello!
23 w al posto di 30, ma di un’efficacia che lascia senza parole.
Bisogna fare però un passo indietro: da possessori di iguana, avrete sicuramente notato che i due fari sono solidali tra loro.
Avrete notato anche che se si regola l’altezza sull’anabbagliante, l’abbagliante risulta troppo basso.
Viceversa, se si regola l’abbagliante, l’anabbagliante farà produrre improperi a chi condivide con voi la strada… non se ne esce.
Questo “piccolo” problema di strabismo verticale è stato risolto: alleluja!
In breve: il fascio è definito sempre “a sciabola” e va lontano, ma lontano davvero, con un’intensità che genera solo stupore.
Per questo, a causa dell’orientamento del fascio alla bavarese, il confronto con l’assetto che ho detto inizialmente (HID 35 + H7 55) non si pone nemmeno; in ogni caso – tutto sommato – il miglioramento è dell’80% in più, quindi 10 e lode!
Oltretutto, complici la ridotta potenza e il volume dello scambiatore, il particolare riscaldamento che si riscontra sull’anabbagliante, qui è tepore punto e basta.
Magari (visto il volume) dopo tempo si regima a temperature più alte, ma nei famosi 10 minuti circa, si è solo intiepidito.

Torno sul metro di paragone del test solo per un attimo: la mia parabola anabbagliante originale è segnata dalla temperatura (non minimamente opacizzata, ma solo un’area ridotta di riflettore bruciato).
Ora, avendo io già sostituito un faro, per esperienza mi sbilancio a dire che questo non può aver penalizzato in modo sensibile l’efficienza dell’HID, quindi i risultati sono da considerarsi validi.
Considerate le prestazioni dell’HID rispetto all’H7 di serie, beh… dire che questo fanale è un’upgrade è riduttivo.
Bisogna ovviamente considerare quanto la si usa di notte, etc. – incluso il fatto che il prezzo esposto da Alibaba ora sta levitando a causa della legge domanda/offerta, ma a fronte di un faro anche appena lesionato, andrei dritto come un incrociatore su questo gruppo ottico!
…anche a dispetto dell’omologazione che manca.
Considerazione finale al proposito è che la realizzazione è talmente di qualità e ha un design così apparentemente di serie, da risultare difficilmente aggredibile dalle FdO – contrariamente a quanto accade a vari HID e LED perfettamente visibili attraverso il vetro trasparente del fanale, privo di lenti fresnel.

Domani integrerò con le foto a corredo del poema.

Con i miei saluti.

Ultima modifica di gaspare; 18-08-2017 a 15:22
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