Visualizza un messaggio singolo
Vecchio 24-09-2018, 23:17   #18
birillo mx
Pivello Mukkista
 
Registrato dal: 07 Nov 2016
ubicazione: mosca
predefinito

Non è indispensabile intervenire sulle sospensioni, se a parere del proprietario, funzionano bene e non hanno difetti.
Le sospensioni generalmente sono un tema delicato ed i giudizi a volte, sullo stesso modello di moto, discordanti.
Non conosco i mezzi di chuckbird e Sempreinsella, ma se trovate che il compromesso sia ancora buono, correte e divertitevi.

Ora vi giro alcuni pareri personali sulle revisioni .
Se il discorso dovesse essere pesante, saltatelo a piè pari, perchè non so' quanto possa interessare l' argomento.

In generale la mia opinione in caso revisione di "ESA", è quella di far caricare oli con viscosita' bassa a 100° (3.8/4) e con un valore alto di "VI".
Per esperienza personale, un ottimo risultato lo si ottiene intervenendo anche su idraulica e valvole interne




Nel caso invece dei classici , meglio usare oli con viscosita' a 100° , attorno ai 5,8 e valori di VI parecchio più alti.
Consiglio che do sempre, trovate tecnici capaci che sappiano sfruttare anche le potenzialità della camera d' azoto; in questo caso, la valvola è un passaggio obbligato.
Al momento non ho ancora visto nulla di alternativo alla valvola , che dia i livelli esatti di pressione e altezza separatore (misurati strumentalmente e non a spanne !).

La situazione nella camera azoto, negli originali, presenta alcune incongruenze di progetto (vi parlo in base ai dati da me ricavati, anche su mono con pochi km all' attivo)

La reazione della pressione interna ,che ho sempre trovato prima di intervenire, è quella della linea BLU in foto sotto , mentre la reazione della stessa dopo le modifiche della zona gas, è quella presentata dalla linea ROSA



Come si puo' facilmente notare, nell' originale la pressione di partenza è molto bassa, questo è dovuto ad un' altezza separatore non appropriata.

Montare una valvola, significa intervenire in maniera puntuale sulla pressione, conoscendone i valori di carico.
Questo dato da la possibilita' di aumentare o diminuire la percentuale di forza a carico della parte pneumatica , che si aggiugera' a quella destinata alla molla.

Esempio in foto:


La linea ROSA si differenzia dalla BLU, per un valore di pressione di partenza piu' elevato (Aumento pressione, maggior sostegno)

Non solo , la valvola da la possibilita' di spostare il campo di lavoro del separatore (verificabile con strumento di misura); valore pressione e valore altezza separatore, sommati, danno il risultato voluto . I dati servono entrambi per ottenere il miglior rendimento di questa zona.

Esempio in foto :


La linea ROSA si contraddistingue, per un minor volume della camera azoto, rispetto a quello della linea BLU

La sospensione è divisa generalmente in tre grandi zone di lavoro:

- quella meccanica, data dalla molla per il sostegno (in percentuale)
- quella idraulica che domina le velocita' di lavoro
- quella pneumatica che contribuisce come ausilio al sostegno della moto (sempre in percentuale)
Le percentuali della forza espressa dalla molla , aggiunta a quella della forza dettata dalla pressione camera azoto (pneumatica) , si sommano .
La valvola rimane al momento, l' unico mezzo per ottenere lo scopo sopra descritto.
Io non ho ancora trovato o visto, un metodo valido ed alternativo.
Non sfruttare la zona pneumatica (camera azoto) , significa non ottenere tutto il possibile da una sospensione. Mi spiace per chi in questi anni, ha ignorato le potenzialita' di questa zona (a casa mia , 10 kg non sono uno 0 )

Un mono dotato di valvola, con un giusto valore di pressione e altezza separatore, è un MONO che offre un confort di marcia difficilmente avvicinabile, dall'originale di partenza.

Risposta dolce alle minime, sostegno a massimo carico.

Giocando sui due dati, io posso correre con 8/10 click in meno di precarica molla , il tutto si traduce in risposte delicate del posteriore sulle piccole imperfezioni della strada, con un minor consumo della gomma ed un aumento della trazione, avvertibile soprattutto sui fondi scivolosi.

Ecco perchè insisto sul "pirulino" !
Ognuno tragga le proprie conclusioni , serenamente.
(grafici e dati sopra riportati, sono tratti dal banco prova, con cella di carico , convertitore analogico-digitale e semplice voltmetro ).

Ed ora un simpatico vecchio video della Kayaba (https://www.youtube.com/watch?v=f0SQ7rBayg8), creato per far comprendere a tutti, cosa succede quando le bolle inquinano l' olio.
A sinistra un mono con separatore a destra un doppio tubo.



Nel doppio tubo, la parete esterna è presurizzata, mentre il pistone del cilindro centrale, è sempre immerso nell'olio.
Nei nostri modelli moto recenti ,che io sappia, il doppio tubo non è montato, bensì possiamo trovare il monotubo senza separatore ( la peggior scelta che si possa fare a mio parere , perchè la situazione di "mescolamento aria olio" è ancor piu' presente )

Le bolle una volta legatesi all' olio, hanno un movimento di salita molto lento e difficilmente non inquinano il funzionamento della zona idraulica del pistone, durante il suo saliscendi .
In questa condizione , ogni sospensione non puo' rendere al meglio!
Il separatore lo hanno introdotto per questo motivo.

https://youtu.be/f0SQ7rBayg8
birillo mx non è in linea   Rispondi quotando