Discussione: Fernweh 2012
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Vecchio 09-05-2012, 22:14   #1
Prinz Eugen
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predefinito Fernweh 2012

Sarebbe bello continuare "per di là", ci dicemmo una sera a Mardin - era il maggio 2011 - guardando la pianura sotto di noi, punteggiata di luci fino ad un orizzonte indistinto e perduto nel buio: là comincia la Mesopotamia, per gettarsi dopo mille chilometri nello Shatt el Arab e nel Golfo Persico. In effetti proseguimmo per un centinaio di chilometri lungo il confine con la Siria, ma poi virammo decisamente a nord, verso il Kurdistan turco, l'Ararat, la Valle di Vardzia in Georgia.
La meta sognata era Aqaba, ma questa volta non è stato così: la primavera araba è sbocciata ma non ha ancora dato frutti, le rivoluzioni hanno chiuso i confini, non si può attraversare la Siria per andare in Giordania, piazza Tahrir al Cairo è ancora asfissiata dai gas e sporca di sangue.
Di lì non si passa: quindi, ci siamo detti, una volta tanto Fernweh 2012 dirigerà a ovest.
Sempre noi tre: Aldo ed io - ci vediamo, ogni tanto, parliamo di viaggi e di un sacco di altre cose: è sempre uno spasso, talvolta un'emozione - e, dopo qualche resistenza (voleva lo stesso andare a est, è giovane...va capito) anche Antonio. Dopo un po' di pressing ha ceduto: ci sarò anch'io, ha scritto, ed era come chiudere il cerchio. Si poteva cominciare a ragionare, a progettare, a lavorare seriamente.
Si va in Marocco.
Paese sconosciuto, fino all'anno scorso distante dai nostri progetti, estraneo ai nostri sogni: nessun luogo dell'anima verso il quale dirigersi, nessun mito al quale ispirarsi. Ma l'intima convinzione che il Marocco avrebbe saputo conquistarci.
Una Lonely Planet da studiare una stima approssimativa dei giorni da spendere qui o là, valutazioni estemporanee delle medie giornaliere, somme infinite di parziali chilometrici. Confesso di essermi perso a fissare "punti irrinunciabili", per rendermi conto alla fine che i giorni non bastavano mai, per raggiungere Tan Tan, per godermi le Valli del Dades e del Draa, le Gole del Todrha, le dune di Merzouga, Marrakech e le mura di Fes, per farmi scorrere sulla pelle questo Marocco che non conosco, come sabbia fine del deserto.
Mi ha salvato Antonio: "...non conosco e non conosciamo nulla dei luoghi che visiteremo, potrei e potremmo trovare soddisfazione ed appagamento al km. 300 piuttosto che al km. 6000...se si decide di partire insieme lo si fa per pascolare tuti insieme...per me va benissimo dovunque si deciderà di andare...era questo lo spirito del QSLV (Quando Siamo Lì Vediamo) ...studiate, decidete, immaginate e sognate dove andare...io troverò la strada peggiore per portarvi...quando saremo lì desidererò di andare esattamente lì dove non andremo mai...ma vi voglio bene per questo".
Si è chiarito tutto in un attimo: sarà un altro viaggio di "uomini alla ricerca", un viaggio pieno di luoghi dove decideremo di andare all'ultimo momento: QSLV. Un viaggio nel quale proveremo sempre, ad ogni incrocio, "il desiderio di andare esattamente lì dove non andremo mai".
Per questo già amo questo viaggio.
Partiamo venerdì 11 maggio: Aldo ed io faremo tappa a Mantova ed a Sabbioneta, Antonio si fermerà a Napoli: bagordi permettendo ci incontreremo verso l'una di sabato per imbarcarci a Genova per Tangeri alle 18.
Report e foto al ritorno, fra tre settimane.
Arrivederci.
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