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Vecchio 25-02-2008, 16:16   #65
Wotan
Mukkista logorroico!
 
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Tanto per cominciare, grazie a tutti quelli che hanno votato!

Il sondaggio, pur basato su un campione molto ridotto, è servito per farsi un'idea approssimativa del nostro grado di conoscenza degli spazi di frenata delle nostre moto.
Le risposte corrette sono le seguenti:
a 50 km/h = 10 metri
a 100 km/h = 40 metri
a 150 km/h = 90 metri
a 200 km/h = 160 metri
a 250 km/h = 250 metri
Ovviamente si tratta di spazi d'arresto indicativi, variabili secondo il veicolo e le circostanze, ma in linea di massima la maggior parte delle auto e delle moto oggi in commercio ottiene valori piuttosto simili a questi.

Mediamente, circa i due terzi dei votanti hanno risposto correttamente, mentre i rimanenti hanno sbagliato o si sono astenuti.
Trovo molto interessante il fatto che la risposta relativa ai 50 km/h, sia stata azzeccata solo dal 42% dei votanti; molto probabilmente, ciò è avvenuto perché tale velocità era l'unica per cui la risposta corretta era quella di valore maggiore (le opzioni erano 10 e 15 m); il che mi spinge a credere che, dei due terzi che hanno votato bene, una discreta percentuale abbia scelto il valore superiore per prudenza più che per effettiva conoscenza.

Comunque sia, il punto è che almeno un terzo dei votanti ha sottostimato gli spazi reali di frenata.

Ora, è vero che mentre uno guida non sta certo a misurare i metri che lo separano da chi gli sta davanti. Ma è altrettanto vero che dovrebbe cercare di farsi un'idea il più possibile precisa di questo spazio, e dello spazio necessario per fermarsi, a qualsiasi velocità e in qualunque condizione.
A tale scopo, uso da tempo e consiglio a tutti una formula molto semplice:
s = (v/10)^2*c
dove v è la velocità espressa in km/h e c è una costante, che per le moto e le auto di fascia medio-alta può essere considerata pari a 0,4. Tale valore è stato ricavato empiricamente, ed è quello che più approssima gli spazi di frenata rilevabili attualmente nella maggior parte delle prove su strada di moto (e auto) di livello medio-alto riportate nelle riviste che pubblicano tale dato.
E' con tale formula che ho calcolato i risultati del test. Essa non è altro che una versione ulteriormente semplificata della ormai arcinota formula classica in uso ovunque e citata anche nel thread:
s = v^2/(2gk)
con v = velocità in m/s, g = accelerazione gravitazionale (9,81 m/s^2) e k = coefficiente d'attrito. Per la cronaca, i valori del test si ottengono con k ≈ 0,9831.
La formula è abbastanza semplice da consentire il calcolo a mente in ogni momento, ma in realtà non serve fare calcoli mentre si guida, perché basta mandare a memoria i valori relativi ad alcune velocità indicative (ad esempio, quelle del sondaggio) per costruirsi una griglia mentale adatta in ogni circostanza.
Inoltre, variando opportunamente la costante c (aumentandola si allunga lo spazio di frenata risultante) si può costruire facilmente una griglia per la frenata sul bagnato o su qualsiasi altra superficie.
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Claudio Angeletti
L'arte della sicurezza in moto
BMW K1200GT 2007 - R1300GS in arrivo.
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