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Il fatto è che a parte i freni la moto va benissimo, motore ancora pronto e reattivo, ciclistica OK (a parte gli ammortizzatori che sono quello che sono, già revisionati una volta): venderla non se ne parla con quei chilometri, demolirla mi dispiace, così decido di chiedere a un amico se la vuole in regalo, facendola sistemare dal suo mecca.
La mucca ha così passato l'inverno in officina, dove è stata revisionata e privata della centralina ABS (ora frena come una bicicletta, niente servo e niente ABS ma nuovi tubi in treccia) ed è in attesa di voltura.
Quest'autunno mi sono messo in cerca di un sostituto, mi sarebbe piaciuta anche una Yamaha FJR, anche se è un po' troppo sportiva per me, ma non se ne trovano se non vecchissime e non sono nemmeno troppo a buon mercato, così cerco un 1200 RT non troppo vecchio, e alla fine mi imbatto in un bialbero del 2014 con 36000 Km scarsi, serie commemorativa 90 Jahre, nera e oro. La vernice ha un po' di graffi, si vede che chi l'aveva prima non ci teneva gran che, ma meccanicamente sembra messa bene, pochi Km e prezzo onesto, così oggi sono a cavallo della nuova bovina.
Nessun trauma nel passaggio, del resto con 40 Kg in meno e 20 cavalli in più non mi aspettavo sorprese. Esteticamente per me era meglio la vecchia, ma apprezzo le tante diavolerie (sperando che non si rompano) e il maggior brio. Un po' meno la rumorosità sia di motore che di rotolamento e aerodinamica, che attribuisco alle gomme e al parabrezza maggiorato Wunderlich. Ho anche quello originale, quest'estate lo cambio e vedremo.
Il resto è come l'anno descritto qui: display illeggibile, numeri degli strumenti analogici piccoli, bello il cruise control, si guida molto bene nel misto. Temo che mi sognerò la manutenzione fatta in casa, ad eccezione forse dei lavoretti di carrozzeria che ho già fatto per rimediare ai numerosi graffi sulle borse laterali.