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Vecchio 11-01-2020, 11:37   #16
GS3NO
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3. Una piccola missione

A due settimane dalla partenza, mentre controllavo le notizie riguardanti la sicurezza nella regione caucasica, mi imbattei in un articolo riguardante missioni umanitarie in Georgia; e mentre lo stavo leggendo si fecero strada due ricordi:
  • Il primo dell’amico Mario, che ogni novembre da alcuni anni scende con un gruppo di enduristi in Marocco per portare aiuti umanitari nei paesini sperduti.
  • Il secondo, fu una vaga idea di qualcosa di letto da qualche parte. Iniziai quindi a sfogliare i vari libri e finalmente trovo quello che cercavo: “Destinazione Afghanistan” di Marco Deambrogio. L’autore decide di portare ai bambini afgani i disegni dei quelli italiani, e poi viceversa.

Si fece spazio l'idea che forse era giunto il momento anche per me di fare un’azione simile per i bambini georgiani. D'altra parte ho un dubbio che magari qualcuno di vuoi mi può aiutare a risolvere... perchè non mi ricordo di aver deciso di nascere in Italia a metà degli anni 70 e di aver scelto dei genitori che mi potessero pagare gli studi e farmi fare una vita agiata? Non lo ricordo proprio e dico sul serio, amnesia?

Chiesi di conseguenza alla carovana se a loro fosse dispiaciuto che contattassi una delle associazioni umanitarie che operano in Georgia per vedere cosa fosse possibile fare. Ovviamente questo sarebbe tolto al viaggio alcune ore da "spendere" al centro missionario. Fortunatamente l’idea stata accolta con entusiasmo.
Contattai via mail l’associazione A.B.C.S. che collabora con la comunità di padri Stimmatini in alcune città georgiane; e tramite la signora Anna fissammo il primo incontro per il giorno mercoledì 22 maggio 2019 nella loro sede a Verona. Paolo ed io esponemmo l’idea di poter supportare con materiale didattico il centro diurno per ragazzi del quartiere molto povero di Avtokarkana in Kutaisi. Ora Kutaisi è città assai povera, vi lascio immaginare il quartiere povero. Comunque, la sig.ra Anna ci fornì il contatto di Suor Loredana delle Piccole Figlie di San Giuseppe che fu prontamente destinataria di una mail in cui descrissi la nostra idea. La proposta venne colta positivamente anche da Suor Loredana e così iniziammo a raccogliere penne, matite e colori per i bambini georgiani che fanno capo alla missione.

La missione in Georgia degli Stimmatini cominciò nel 1993, appena la nazione riaprì le relazioni diplomatiche con la Santa Sede e soprattutto consentì l’arrivo di sacerdoti cattolici dall’estero. Ma la situazione fu difficile, anche per opera di una comunità ortodossa dalle forti venature anti-cattoliche, che non permisero con proteste di vario genere il riconoscimento giuridico della Chiesa Cattolica. Fin da allora, una parte del lavoro degli Stimmatini è l’istruzione e l’educazione della gioventù; e siccome credo che nulla di più dello studio possa rendere un uomo migliore, mi convinsi che fosse giusto offrire il nostro piccolo aiuto alla popolazione georgiana. Fu la prima volta che mi cimentai in una cosa simile, ma sentii fin da subito che era la cosa giusta da fare, non di certo per supporto materiale ma per avvicinarci di più al popolo che ci avrebbe ospitato per due settimane.
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