Jack Kerouac Sulla Strada
Non ne posso più :mad:
Qualcuno ha letto questo libro ? Questa è solo la mia impressione: 379 pagine .... sono arrivata fra uno sbadiglio e l'altro alla 321° pagina ma che noia !! Comunque visto che detesto lasciare i libri in sospeso ... mi darò una mossa ..... E' diventato pure il vangelo della "beat generation". :rolleyes :) |
Jack chiii???
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E' un'icona. Molto bello, se letto nel modo giusto e contestualizzato nel periodo storico. Me lo fecero leggere ai tempi del liceo e lo trovai noioso. L'ho riletto qualche anno fa dopo una lunga discussione con un mio amico letterato (che mi ha fornito la chiave di lettura) e l'ho apprezzato tantissimo.
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Se mi fornisci la chiave di lettura...... magari riesco a "gustarmi " le ultime 50 pagine !!!! :)
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Complimenti per la forza di volontà. Io non sono un lettore abituale e questo forse mi ha ulteriormente frenato, ma credo di non esser andato oltre le 100 pagine. Un calcio sui maroni quasi quasi è preferibile, se non altro per l'immediatezza... :lol:
La cosa più brutta è che dopo di quello non sono riuscito a prendere in mano nemmeno un altro libro, ed è passato più di un anno... |
Letto molti..... molti anni fa come libro "scolastico, in un periodo nel quale divoravo letteralmente Verga, Cela, Hamsun. Non mi è rimasto nulla, se non che "il gelato è nutriente ed è un ottima alternativa ad un pasto quando non si hanno soldi".
Mangiava anche mele?? Non ricordo bene, non vorrei confondere con i pezzi di legno che rosicchiava Hamsun quando moriva di fame. Ricordo di non essere arrivato alla fine. Forse non ne valeva la pena, forse non sono stato capace io di leggerlo. |
Ti avverto subito che non c'è una conclusione, quindi non proseguire per sapere come va a finire.
E' un esempio, forse uno dei migliori, di letteratura hobo (http://it.wikipedia.org/wiki/Hobo) quella sottocultura USA che valorizzava (e continua a valorizzare) il vagabondaggio. Un altro esponente è Woody Guthrie conosciuto anche come folk singer ed ispiratore di Bob Dylan. Negli anni '60 la cultura hobo venne presa a prestito da coloro che si ribellavano al conformismo e divenne il beat e poi l'hippy. Il valore sta nella trasgressione, nell'eccesso, nella ricerca di un assoluto fuori dalle regole, nel viaggio per il viaggio. Insomma, On the road divenne una delle Bibbie di chi cercava una nuova religione nella trasgressione, ma il suo valore è nella storia della letteratura americana di cui rappresenta una tappa. Per me, poi, ci sono immagini assolutamente folgoranti. Sicuramente non c'è trama. Piccolo pensiero a parte: noi che giriamo con le motociclette per vedere un posto o per trovarci qua e là, viviamo un po' dell'irrequietezza che anima i personaggi del libro. |
Posso quotare integralmente Trottalemme?
Apprezzato di più qualche anno fa rispetto a quando lo lessi, "per dovere ideologico" una trentacinquina di anni fa.... allora feci fatica a far leva sul dovere per finirlo. |
Posso appoggiargliela ai due onorevoli vecchiacci qui sopra?
Letto non recentissimamente, il vagabondare senza meta come una pallina dentro un flipper è lo stile di vita a cui ambisco e che non riesco a concretizzare. Inetto pure nell'inettitudine. La parte più interessante del libro è l'assoluta verità dei fatti raccontati. La parte che mi è piaciuta di più, proprio il finale, con l'arrivo in Messico, che sembra dare un po' di requie alla frenesia della corsa che pervade tutto il libro. A me è piaciuto, non moltissimo ma comunque una piacevole lettura. |
No, non puoi appoggiargliela... :lol:
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Di Kerouac meglio altri libri, secondo me.
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“Sia maledetto chi crede che Beat generation significhi crimine, delinquenza, immoralità, amoralità, maledetto chi ne attacca le basi soltanto perché non capisce la sua storia e i desideri struggenti degli animi umani, maledetto chi non capisce che l'America deve, dovrà cambiare e sta già cambiando, per quanto ne so. Sia maledetto chi crede nella bomba atomica, chi crede nell'odio contro i padri e le madri rinnegando il più importante dei dieci comandamenti, maledetto (tuttavia) chi non crede nell'incredibile dolcezza dell'amore sessuale, e maledetti i tipici portatori di morte, maledetto chi crede nelle guerre e nell'orrore e nella violenza e riempie i nostri libri e schermi e soggiorni di schifezze, maledetto chi fa cattivi film sulla Beat generation dove casalinghe innocenti vengono violentate da beatniks!”.
“Beat non significa stanco o sconfitto, bensì beato, la parola italiana per beatific: essere in uno stato di beatitudine, come San Francesco, cercare di amare tutto nella vita, cercare di essere sinceri fino in fondo con tutti,praticare la sopportazione, la gentilezza, coltivare la gioia del cuore” Jack Kerouak |
Bravo bravo bravissimo!!!
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Ottimo libro se riletto in età adulta.
Rende bene l'idea di una generazione uscita dalla guerra che voleva rifarsi divertendosi e basta, a qualsiasi costo. Lo si associa alla beat generation ma è ampiamente precedente. Per misteriose associazioni mentali mi parte sempre per la testa Dark Star dei Grateful Dead |
Per la cronaca : Oggi sono a pag 343 ... stasera riprendo !!!
@ Enrico SL900 ..... era venuta voglia anche a me .... ma non li ho ... "fisicamente parlando" :lol: Sono tosta ..... voglio arrivare in fondo !!;) @ Rumpestump .... non mi ricordo proprio che ci siano mele .... ma non ci giurerei !!!! può anche darsi che mi sia sfuggito ..... :-o @ trottalemme :D analisi perfetta, si mi sono accorta che non c'è una trama e quindi immaginavo che non ci fosse un finale. Sono arrivata in Messico .... Dopo tutto, anche se non posso proprio dire che il libro mi stia piacendo particolarmente:confused:, ho apprezzato molto la non violenza , crimine, delinquenza, immoralità, amoralità ....:cool: @lgs Non sono così masochista ... segnerò "per dovere ideologico" nel libro nero !!!:) @camelsurfer .... vagabondare piace anche a noi (abbiamo il camper) ma c'è un limite a tutto !!! ;) @ eikantropo con Kerouac ... HO CHIUSO !!!! :lol: @ ginogeo ;) |
pensa all'ambientazione: è il 1946 e i reduci stanno tornando a casa. Vivranno di sussidi per avere sesso, bebop e droga
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Quote:
:) |
prosegui e non te ne pentirai.
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[QUOTE=camelsurfer;6186110]La parte che mi è piaciuta di più, proprio il finale, con l'arrivo in Messico, che sembra dare un po' di requie alla frenesia della corsa che pervade tutto il libro.
Anche per me E' stata la parte che mi è piacita di più. :):) |
Quote:
Sto invecchiando... :mad: |
io ho provato un paio di volte a leggerlo ma puntualmente senza finirlo: non mi ha mai fatto scaturire quella voglia irresistibile di non staccarmi fino a che non avessi letto l'ultima pagina.
forse.....un giorno......ci riproverò |
Ottimo trottalemme.
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OK!! Sono in età adulta :lol::lol::lol:
Proverò a rileggerlo:) |
Male non fa... ;)
(se ti avanza del tempo, ascoltati, magari con i testi sotto gli occhi, un po' del Dylan d'antan...). |
come spesso mi accade ho preferito libri diversi dal più famoso, in materia:
vanità di duluoz vagabondi del dharma |
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