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Bladerunner72 01-07-2019 18:51

MotoGP Sachsenring 2019
 
Appena spentasi l'eco della gara di Assen, squadre e piloti fanno rotta verso il Sachsenring per il Gran Premio di Germania in programma questo fine settimana. La gara tedesca rappresenta anche la chiusura della prima parte di stagione prima di una pausa estiva decisamente più lunga di quella dello scorso anno, con la ripresa delle ostilità prevista per il 4 Agosto a Brno.

MARQUEZ, LE MANI SUL MONDIALE

La tappa olandese ha fatto segnare un nuovo passo avanti di Marc Marquez verso la conquista del titolo. Un passo forse non ancora decisivo ma che rappresenta una grossa ipoteca, viste le quasi due gare di vantaggio che vanta in classifica sul più immediato inseguitore. Il campione del mondo con 160 punti in otto gare prosegue nel suo impressionante ruolino di marcia mentre gli avverari si spartiscono quello che avanza del suo banchetto. Passano le gare, si alternano i vincitori ma la sola certezza è la presenza costante del 93 sul podio, ed in questa situazione pensare di recuperare un simile gap con i risultati in pista è pura utopia.

DUCATI, SERVE CHIAREZZA NELLA GESTIONE DEI PILOTI

Dopo il passo falso di Barcellona e le prevedibili difficoltà di Assen, la Ducati si trova anche a dover definire prima possibile la propria situazione interna. Per il Gran Premio d'Olanda era atteso l'annuncio della conferma di Danilo Petrucci, data praticamente per certa alla vigilia ed invece nuovamente slittata. Il pilota si trova da inizio anno combattuto tra la necessità di fare risultati e quella di non danneggiare il compagno di squadra, una di quelle situazioni paradossali purtroppo ricorrenti a Borgo Panigale. Di fatto entrambe le parti non hanno alternative, dunque il problema è solamente di cifre da mettere sul piatto.

YAMAHA ATTESA ALLA CONFERMA, ROSSI AL RISCATTO

Un fine settimana olandese da fuochi d'artificio per Yamaha e la sua bizzosa M1, tornata splendido purosangue sul tracciato amico di Assen. Purtroppo è mancato ancora una volta all'appello Valentino Rossi, al terzo zero consecutivo, il secondo per errori propri. Errori che sono da ricercarsi più nella preparazione della gara, con libere e qualifiche condizionate da problemi apparentemente irrisolvibli. Ma visto il termine di paragone rappresentato dai compagni di marca, è chiaro che il problema sia da ascrivere al pesarese ed al suo team. Il fatto è che la MotoGP è cambiata, ed il massimo sforzo di tecnici e piloti è ormai indirizzato allo sfruttamento ideale degli pneumatici. Questo obbliga a scelte univoche, quasi omologate per carichi ed assetti, e non pare più possibile cucirsi addosso una moto 'su misura' per il proprio stile di guida. Cercare di sfruttare al meglio i propri punti di forza allontanandosi da quella sorta di obbligata omologazione è quasi sempre controproducente. Giusto o sbagliato che sia, il momento tecnico della categoria è questo, o ci si adatta o si è condannati a inseguire.
In Germania occhi puntati anche su Rins e la Suzuki, che in Olanda hanno sprecato una grande occasione di giocarsi almeno il podio

IL CIRCUITO

Quella del Sachsenring con i suoi 3671 metri è la pista più corta del mondiale, decisamente sottodimensionata per le moderne Motogp. Il tracciato si percorre in senso antiorario ed è composto da 14 curve, 10 a sinistra e 4 a destra con un rettilineo principale di circa 700 metri.
Superato il traguardo, la parte lenta e tortuosa compresa tra le curve 1 e 4 prepara a quello che è il tratto più impegnativo e critico del circuito. La 5 è infatti la prima di una serie di ben sette curve a sinistra che salvo un paio di brevissimi allunghi i piloti percorrono stando inclinati al massimo angolo di piega per circa 30 secondi. Superata l'ultima di questa serie interminabile di svolte mancine ci si lancia nella 12, una destra che è una delle curve più veloci del mondiale e che butta nella discesona denominata 'Waterfall' La successiva violenta staccata porta al tratto finale della pista composto da altre due curve a sinistra di cui l'ultima, la 14, riporta sul rettilineo di arrivo.

CIRCUITO IDEALE PER MARQUEZ E CRITICO PER GLI PNEUMATICI

Inutile dire che le caratteristiche particolari del tracciato ed il suo andamento sinistrorso esaltano la guida funambolica di Marc Marquez, che qui è imbattuto da nove anni. Si tratta altresì di una pista estremamente critica per gli pneumatici, sottoposti a grande stress nel lunghissimo tratto in appoggio a sinistra. Qui si usano pneumatici con mescola asimmetrica sia all'anteriore che al posteriore, con specifiche simili a quelle di Phillip Island.


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NEL 2018 VITTORIA DI MARQUEZ, LE YAMAHA SUL PODIO

Lo scorso anno secondo il più scontato dei pronostici Marc Marquez si aggiudicò la vittoria, la nona consecutiva sul toboga tedesco. A completare il podio le Yamaha ufficiali di Rossi e Vinales, quest'ultimo capace di una grande rimonta nella seconda metà di gara. Su una pista non certo ideale per le Ducati le rosse fecero una buona figura monopolizzando le posizioni ai margini del podio rispettivamente con Petrucci, Bautista, Lorenzo e Dovizioso. In particolare Lorenzo dopo un avvio fulmineo comandò a lungo la corsa prima di essere costretto a rallentare dal degrado della sua gomma anteriore soft.

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ORARI TV

Il Gran Premio di Germania sarà trasmesso in diretta da SKY ed in differita da TV8 con i sefuenti orari:

Programmazione SKY

Venerdì 5 luglio
ore 9.00-9.40, Moto 3, Prove libere 1, diretta
ore 9.55-10.40, Moto GP, Prove libere 1, diretta
ore 10.55-11.35, Moto 2, Prove libere 1, diretta
ore 13.15-13.55, Moto 3, Prove libere 2, diretta
ore 14.10-14.55, Moto GP, Prove libere 2, diretta
ore 15.10-15.50, Moto 2, Prove libere 2, diretta

Sabato 6 luglio
ore 9.00-9.40, Moto 3, Prove libere 3, diretta
ore 9.55-10.40, Moto GP, Prove libere 3, diretta
ore 10.55-11.35, Moto 2, Prove libere 3, diretta
ore 12.35-12.50, Moto 3, Qualifica 1, diretta
ore 13.00-13.15, Moto 3, Qualifica 2, diretta
ore 13.30-14.00, Moto GP, Prove libere 4, diretta
ore 14.10-14.25, Moto GP, Qualifica 1, diretta
ore 14.35-14.50, Moto GP, Qualifica 2, diretta
ore 15.05-15.20, Moto 2, Qualifica 1, diretta
ore 15.30-15.45, Moto 2, Qualifica 2, diretta

Domenica 7 luglio
ore 8.20-8.40, Moto 3, Warm Up, diretta
ore 8.50-9.10, Moto 2, Warm Up, diretta
ore 9.20-9.40, Moto GP, Warm Up, diretta
ore 11.00, Moto 3, Gara, diretta
ore 12.20, Moto 2, Gara, diretta
ore 14.00, Moto GP, Gara, diretta

Programmazione TV8

Sabato 6 luglio
16:30 - Sintesi qualifiche Moto3, Moto2 e MotoGP

Domenica 7 luglio
16:10 Gara Moto3 differita
17:15 Gara Moto2 differita
18:15 Gara MotoGP differita

ebano81 01-07-2019 19:17

Eccoci...grande Blade!

Mi sa tanto che ce ne andremo in vacanza più annoiati di prima.....

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comp61 01-07-2019 19:29

E finalmente spiegato il perché Rossi non va!!! Dunque, ed è anche evidente, tutto il suo bagaglio tecnico non serve... Peccato perché sicuramente è e rimane tra i migliori a guidare sopra i problemi: dovrà fare l’ennesimo upgrade della sua carriera!

Bladerunner72 01-07-2019 19:44

No per carità è solo una mia idea. Ma non è casuale a mio parere che a soffrire maggiormente il passaggio alle Michelin siano stati Rossi e Lorenzo, forse i due piloti più maniacali nella ricerca della propria messa a punto perfetta. Così come non è un caso che molti giovani che non hanno esperienze e retaggi della Motogp del passato vadano subito forte come i veterani.

comp61 01-07-2019 19:54

Ma non penso che hai sbagliato il tiro di molto! Comunque lo vedono tutti che vr e team stanno facendo un lavoro sbagliato. Soprattutto quando altri in 2 giri piazzano il tempone sempre e ovunque.... saranno mica dei maghi?

Bladerunner72 01-07-2019 20:12

Si io credo Rossi cerchi ancora con ostinazione la massima efficacia in frenata e ingresso curva dove secondo me resta tuttora il più forte in assoluto. Ma la Michelin anteriore non ha la solidità granitica della Bridgestone con cui anche volendo non si poteva cadere, dunque si cerca di trovare quella stessa efficacia attravarso la ciclistica.
Il 'guaio' di Yamaha è che da sempre la M1, per precisa scelta di progetto offre un'infinità di regolazioni possiblii. Una volta questo era il segreto della sua versatilità, oggi è forse diventato il suo limite, perchè spesso le variabili eccessive portano a scelte sbagliate. E' successo tante volte a Vinales, che ieri invece ha trovato una M1 perfetta. Ma io credo il weekend olandese sia un caso isolato, visto che anche Morbidelli, che non è certo anziano e bollito, ha avuto i suoi bei problemi in prova. Non c'è un vero motivo per cui su una pista da sempre amica come il Mugello le M1 siano state disastrose, ed allo stesso modo credo non ci sia un vero motivo per la prestazione di ieri.

sir_alex 01-07-2019 22:08

Concordo con quanto scritto da Blade.
Molto chiaro e molto più sensato di tanti commenti scritti qua e là su molte testate. Bravo.
Sir Alex

comp61 02-07-2019 00:03

Si ormai blade ha dimostrato più e più volte la sua grande competenza in materia.:!:
Patrimonio QdE

marcio 02-07-2019 09:38

Lucidissima analisi Blade.
Sono ormai diversi anni che Rossi e la sua squadra faticano nei giorni prima della gara. E spesso il jolly lo pescano nel warm up pre gara. Ma il jolly non serve se parti dietro.

Su ducati, non lo so. Le loro gestione piloti-contratti è sempre contorta. Petrucci deve fare risultato me non dar fastidio a dovizioso. Cioè gli deve sempre arrivare dietro proteggendolo?
Ma non è che sotto-sotto ducati spera di riprendere GiorgioLorenzo in fuga dalla Honda?


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Bladerunner72 02-07-2019 10:32

Per quanto riguarda Rossi credo proprio lui abbia bisogno di una moto 'sua', non è un caso che quasi sempre nei weekend in cui va forte lui, Vinales è in crisi e viceversa. La convivenza con Lorenzo dal punto di vista tecnico era più facile perchè entrambi, pur guidando in modo diverso avevano assoluta necessita di un avantreno che desse la massima fiducia, eppure le due moto avevano assetti differenti. Oggi con queste gomme la strada è obbligata. Rossi dopo aver provato la configurazione di Vinales ha detto che con quell'assetto non riusciva a guidare.
Magari nella prossima gara per i soliti misteriosi motivi le scelte di Rossi funzioneranno e Vinales andrà in crisi, non mi stupirei affatto. Se avete notato, quando fa fatica Rossi anche Morbidelli stenta, evidentemente hanno esigenze simili. Comunque al secondo giro Rossi ha fatto il settimo miglior crono della gara, segno che qualcosa avevano trovato, ma chiaro che partendo in fondo è facile trovarsi negli impicci.

Per Ducatidi, difficile capire, del resto conoscendo Petrucci non credo pretenda chissà quale ingaggio quindi anche il pretesto dei soldi è difficile da credere. Ma i giochi vanno chiusi ora, dubito Lorenzo possa svincolarsi da un contratto con Honda e accordarsi di nuovo con Ducati, oltretutto per un solo anno. Forse il fatto che Petrucci stia andando così forte e sia praticamente a pari punti col Dovi ha spiazzato gli stessi vertici Ducati.

Unknown 02-07-2019 14:34

Concordo pienamente. Vinales ha sempre detto di prediligere un assetto con l'anteriore "leggero" e sembra che anche Quartararo abbia la stessa preferenza. Basta rivedere gli ondeggiamenti di sterzo di domenica....Rossi invece sembra ostinarsi a far andare la Michelin anteriore come la Bridgestone, ma non ce n'è. Inoltre cosi' facendo perde carico al posteriore e accelerazione fuori dalle curve. Domenica, con un assetto evidentemente "sbilanciato" all'indietro i due giovani di Yamaha non perdevano poi cosi' tanto fuori dalle curve rispetto alle altre marche.
Poi penso che, in un equilibrio cosi' labile, anche la statura porti non pochi problemi nello sbilanciare la moto.
Comunque tutti i piloti forti nel forzare l'entrata sembrano in crisi o con poco smalto: Rossi, Dovizioso Cruthlow per fare qualche nome.
Credo che l'eta' inoltre giovi sfavorevolmente perchè il Vale non lo vedo disposto a buttarsi nei curvoni con la moto che balla stile Quartararo. Sarebbe forse il caso di mollare? Secondo me avrebbe fatto bene a farlo nel 2015 con quello che successe..

Bladerunner72 02-07-2019 14:57

Per assurdo credo Rossi andrebbe forte con la Ducati attuale, che fa della solidità di anteriore e della trazione i suoi punti forti. Al tempo di Rossi invece se vi ricordate la criticità Ducati era proprio sul davanti, con tutti i piloti che finivano a terra nello stesso modo e senza preavviso. Io resto convinto che oggi il miglior pacchetto, inteso come costanza di prestazioni su tutte le piste, sia quello della Ducati. Poi certo la Honda è potenzialmente vincente ovunque, ma il 'fattore Marquez' incide moltissimo

Unknown 02-07-2019 23:18

Beh la Ducati di Preziosi, con le sue teorie fatte di motore portante e non telaio, era un'entita' alquanto indecifrabile. Ora forse il limite di Ducati è, tolto Dall'Igna, piu' umano ,almeno credo. Non dev'essere facile lavorare in quell'ambiente, tra Domenicali e Tardozzi....

Bladerunner72 03-07-2019 00:18

Nel 'Dopogp' Bernardelle la dice fuori dai denti... fondamentalmente Ducatial di là delle dichiarazioni di facciata è convinta di non avere comunque due piloti 'campioni'. E credo Bernardelle abbia tagionr. Dico di più, penso che Petrucci prima dell'inizio del campionato fosse già considerato una soluzione tampone, e che la grande stagione del ternano sia diventata quasi un problema, di riflesso pure per Dovizios. Perchè se un pilota da 3/400.000 euro l'anno fa gli stessi risutati di uno che ne prende 5000, allora forse quello da 5000 è sopravvlutato. Al Mugello c'era grande felicità per la vittoria di Danilone ma sono convinto che passata l'euforia del momento nelle oscure stanze della dirigenza siano iniziati a circolare altri ragionamenti. Di fatto dalla vittoria del Mugello Petrucci pare un cane bastonato, non sorride più, si capisce che sta soffrendo una situazione di poca chiarezza. Dopotutto lui ha fatto molto più di quanto ci si aspettava e si starà chiedendo cos'altro ci si aspetti da lui, forse accontentarsi di un piatto di riso.

comp61 03-07-2019 00:43

Direi solo che hanno fatto un grande affare con Danilo, per il prossimo anno però dovranno aumentargli lo stipendio. Altrimenti dopo aver il record dell’ ingaggio maggiore (jl) passare per chi paga meno i piloti non mi sembrerebbe granché bello

maybe 03-07-2019 13:50

Chi è il manager di Petrucci? Nel senso che è proprio in casi come questo che ne serve uno bravo.

Bladerunner72 03-07-2019 13:53

Rossi e Vinales
https://www.gpone.com/it/2019/07/03/...2aH6R0h8x-rFRY

Quartararo
https://www.gpone.com/it/2019/07/03/...dsccrLodI1o4p8

eredi 03-07-2019 15:10

Al tempo:
con tutto l'umano rispetto per i due attuali piloti, la Ducati a mio parere, ha ragione da vendere !


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Bladerunner72 03-07-2019 15:51

Hanno provato con Lorenzo, che non ha certo fatto meglio di Dovizioso, non credo abbiano bisogno di altre dimostrazioni. In questa Motogp solo Marquez può fare un minimo di differenza, per il resto supercampioni o debuttanti vanno allo stesso modo perchè più di tanto non si può forzare. C'è una situazione di equilibrio imposto per cui ormai anche il pilota più di tanto non ci può mettere.

pacpeter 03-07-2019 16:25

Non condivido appieno.
Marquez dimostra da anni, che il manico fa la differenza.
Quartalaro forse ci fará vedere altrettanto.
Forse quello che manca é l'arrivo di veri campioni, gente fuori dal comune.

Bladerunner72 03-07-2019 17:14

Infatti Marquez è oggi quello che una dozzina di anni fa era Stoner. ma è uno, e basta. Quartararo sicuramente sta stupendo ma ricordiamoci cosa fece vedere Zarco due anni fa, quando andava pure più forte di Quartararo. Eppure in Ktm prende paga non solo da Pol ma pure da Oliveira, che su una Motogp non c'era mai salito. Oggi chi sarebbe ancora disposto a scommettere su Zarco ? Eppure si diceva che su una Honda avrebbe battuto pure Marquez. Credo che oggi i condizionamenti tecnici siano troppi per poter capire chi veramente sia il manico assoluto, quello che vincerebbe su qualsiasi mezzo. L'unica certezza credo sia Marquez... ma quello che potrebbe fare su una moto che non si sposasse con quella sua guida così particolare è tutto da dimostrare infatti credo si guarderà bene dal provare a cambiare cavallo.

mgviwe 03-07-2019 17:36

abbonatissimo!!! grazie blade.

Bladerunner72 03-07-2019 19:19

Il Sachsenring spiegato dall'ing. Bernardelle
https://www.moto.it/MotoGP/motogp-20...lla-pista.html

Karmen 03-07-2019 22:43

Per me il grande dubbio che aleggia oggi in ducati (ma anche in tutti noi) è cosa avrebbe fatto un Lorenzo se fosse rimasto...di sicuro le sarebbe costato molto di più, ma altrettanto sicuramente nn si sarebbe posto il problema di come superare dovi.

Pav82 04-07-2019 13:56

Contro un Marquez così solo un vantaggio tecnico che aveva ducati l’anno scorso poteva arginarlo...quest’anno sembra che Ducati abbia perso un po’ di quel vantaggio. La Honda ora è pure veloce in rettilineo e Márquez non deve forzare in staccata come prima. Certo è che la riesce a guidare bene solo lui. Avrei voluto vedere Rins cosa avrebbe fatto se non fosse caduto


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