Quellidellelica Forum BMW moto  il più grande forum italiano non ufficiale

Quellidellelica Forum BMW moto il più grande forum italiano non ufficiale (http://www.quellidellelica.com/vbforums/index.php)
-   Quelli che amano guardare il Panorama (http://www.quellidellelica.com/vbforums/forumdisplay.php?f=26)
-   -   Ladakh 2017 - La strada verso il cielo 2 (FOTO e REPORT) (http://www.quellidellelica.com/vbforums/showthread.php?t=477285)

Massimo 25-08-2017 12:44

Ladakh 2017 - La strada verso il cielo 2 (FOTO e REPORT)
 
LA SCINTILLA

La scintilla è scoccata a novembre dell’anno scorso quando ho letto su questo forum il post di Donato Nicoletti su un raid motociclistico percorso l’estate precedente. Ho così iniziato a documentarmi a fondo sul Ladakh, sulla sua gente e soprattutto sulle strade che l’attraversano. Ero affascinato da questi grandi spazi, dalle altezze vertiginose dei passi che cavalcano creste sconfinate, ma soprattutto dall’idea di sentirmi piccolo piccolo in questa terra di confine incastrata tra Cina e Pakistan.

Ho poi saputo che il tour veniva riproposto, con varianti significative, per quest’anno e così ho telefonato a Donato e l’ho anche incontrato in fiera a Verona.

DONATO NICOLETTI


http://www.pascolimukkosi.com/files/ladakh/001.jpg

Donato è un personaggio per me quasi mitologico, viaggiatore solitario infaticabile ed evoluto, reporter e fotografo, decisamente fuori dagli schemi.

Attento conoscitore di queste terre, che ha attraversato in lungo e in largo innumerevoli volte, e in generale del sud-est asiatico. Disponibile, paziente, ironico e autoironico, mai scontato. Un pozzo di conoscenza che è un piacere ascoltare per la semplicità e naturalezza con cui la sa proporre ed esporre.

Durante il viaggio ho apprezzato la sua grande esperienza e competenza, nonché l’approccio molto “zen” di fronte alle difficoltà. Quale miglior guida di lui, dunque?

LE PROPOSTE ALTERNATIVE

Non nascondo che, nella mia ricerca, ho valutato anche proposte alternative di un viaggio di gruppo in Ladakh ma ho avuto l’impressione che altri vendessero pacchetti già confezionati, come la Manali – Leh con puntata al Kardung La.

A me però interessava fa girare le ruote dove pochi vanno, per esempio sul Wari La o sul Chang La (il passo più alto di tutti), ma nessuno sembrava inserire queste mete nei pacchetti proposti e assolutamente immodificabili.

Il viaggio pensato da Donato risultava invece concettualmente diverso, una sorta di trifoglio con centro a Leh: la prima foglia era un anello con puntata in Kashmir, la seconda foglia un altro anello con vertice nella Nubra Valley e puntata al Pangong Tso, la terza foglia ancora un anello verso lo Tso Kar; il tutto condito da passi himalayani fuori dalle rotte classiche.

http://www.pascolimukkosi.com/files/ladakh/002.jpg

La decisione è stata presto presa. Si trattava dunque di mettere insieme un gruppetto di “capitani coraggiosi” che avesse le stesse predisposizioni mentali.

IL VIAGGIO

A giugno il gruppo era formato. Si trattava quindi di dar corso alle prenotazioni. Dei permessi, hotel e moto si è occupato Donato, mentre dei voli, e documenti di viaggio (visto e patente internazionale) ognuno ha fatto per sé. Personalmente, visto il lungo viaggio aereo, ho aggiunto un paio di giorni alla fine del raid per immergermi nell’India di pianura, visitando Delhi, Agra e Fatehpur Sikri… nonostante il monsone e quindi alta temperatura e umidità.

Chi mi conosce sa che amo viaggiare da solo, per cui un viaggio di gruppo, seppur con un accompagnatore carismatico ed unico, comporta compromessi, mediazioni, rinunce e spirito di adattamento che va messo bene in conto già prima di partire.

Io, ad esempio, amo fermarmi e fotografare molto e questo in gruppo non sempre è possibile anche in relazione alla lunghezza delle tappe e quindi ai tempi di percorrenza. Comunque sono ugualmente riuscito a scattare più di quattromila fotografie, per cui compromesso ben gestito direi.

Ora che ci sono stato, me la sentirei di affrontare un viaggio in solitaria, sulla Manali – Leh, ma non sulle altre strade che si infilano per le valli o su per i monti del Ladakh. Troppe le incertezze: la benzina, le strade, la moto. Trovarsi fermo in certe zone in mezzo al nulla assoluto può diventare un problema anche serio e venirne fuori non è semplice.

Dico subito, per chi non lo sapesse, che in Ladakh si va piano, molto piano, sia per le condizioni delle strade che possono risultare talvolta sterrate, impegnative e molto sconnesse, sia per l’altitudine che va affrontata a ritmo lento e progressivo, previo acclimatamento e, se del caso, trattamento farmacologico preventivo.

Già una tappa di 200 km al giorno richiede molte ore di viaggio e alla sera si arriva stanchi e affaticati. Si viaggia in media a 40-50 Km/h dove si può e si procede ancor più lentamente dove non si può. Occorre poi buon spirito di adattamento per il vitto e alloggio: le strutture fuori Leh, talvolta si riducono a campi tendati ad altitudini sopra i 4000 metri, dove di notte fa freddo e si fatica a prendere sonno.

LA MOTO

http://www.pascolimukkosi.com/files/ladakh/003.jpg

Una sola: Royal Enfield 500 Classic. E ho detto tutto. Moto essenziale, spartana, primordiale, ma, a mio avviso, bellissima e perfetta per queste strade. Inoltre è leggera, facilmente trasportabile “di peso” quando la strada è stata divorata dal fiume, bassa il giusto per consentire di controllarla in ogni situazione. Praticamente non fa differenza lo sterro o l’asfalto, lei va sempre come un trattore, senza soluzione di continuità.

Dimenticatevi le finezze a cui tutti siamo abituati, l’elettronica e la potenza. La moto va piano ma va lontano, anche se il battito al minimo è lento come quello cardiaco, anche se non frena, anche se la meccanica è quella di una moto del secolo scorso. Eppure, con rincorsa, sono riuscito a farle toccare i 109 km/h: un record!

Desideravo cavalcare questa motoretta e, a dirla tutta, vorrei averla in garage.

Il percorso di viaggio in formato gpx (per navigatori Garmin) e kml (per Google Earth) è scaricabile QUI

* * *

Ciò premesso, inizio il report di questo viaggio non proprio dietro casa.

GIORNO 1 - 05 AGOSTO 2017
Verona – Delhi ( zero km in moto)

Per risparmiare il più possibile affronto il trasferimento aereo con Lufthansa che si è dimostrata la soluzione più economica, anche se spezzata in tre voli.

Il mio bagaglio è ben compresso negli 89 litri di una sacca stagna giallo fastidio più una borsa da serbatoio come bagaglio a mano.

http://www.pascolimukkosi.com/files/ladakh/004.JPG

Il primo volo parte da Verona alle 6:45 del mattino e arriva a Monaco un’ora dopo. E’ sempre bello vedere le Dolomiti dall’alto: queste, ad esempio dovrebbero essere le Dolomiti di Brenta.

http://www.pascolimukkosi.com/files/ladakh/005.JPG

Sono ancora bello gasato e fresco, ma la strada è ancora lunga.


http://www.pascolimukkosi.com/files/ladakh/006.JPG

A Monaco, ho tutto il tempo per imbarcarmi verso Francoforte. L’aeroporto è ben organizzato e alle 10:00 prendo il secondo volo. Lo scalo dove atterro è bello grosso, ma il cambio terminal è agevole grazie ad un trenino elettrico automatico.

Ho un po’ di tempo che trascorro gironzolando e facendo colazione.

http://www.pascolimukkosi.com/files/ladakh/007.JPG

http://www.pascolimukkosi.com/files/ladakh/008.JPG

Qui sono proprio avanti! C’è spazio per tutti…

http://www.pascolimukkosi.com/files/ladakh/009.JPG

Alle 13:55 parte il terzo volo. Na palla che vi risparmio. Non ho mai viaggiato su un areo così grande e per passare il tempo guardo le nuvole… fino a quando si vedono

http://www.pascolimukkosi.com/files/ladakh/010.JPG

http://www.pascolimukkosi.com/files/ladakh/011.jpg

Vedo la Russia e il Kazakistan dall’alto, e un pezzo di Uzbekistan, ma è già buio pesto sopra l’Afganistan e il Pakistan, quindi dormo.

Verso mezzanotte si intravedono le luci indiane... [CONTINUA se lo volete]

Sali 25-08-2017 12:54

:D Vogliamo, vogliamo... :D

lollopd 25-08-2017 12:58

vai vai!!!!!!!!

Massimo 25-08-2017 12:58

GIORNO 2 - 06 AGOSTO 2017
Delhi – Leh (km in moto zero)

Atterro all’una del mattino stufo agro.

http://www.pascolimukkosi.com/files/ladakh/012.JPG

L’aeroporto internazionale di Delhi è immenso e pieno di gente.

http://www.pascolimukkosi.com/files/ladakh/013.JPG

http://www.pascolimukkosi.com/files/ladakh/014.JPG

Espletati i controlli doganali, lunghi e noiosi, cerco un modo per spostarmi al terminal dei domestic flights che sta da tutt’altra parte. Qui, col cacchio, che hanno i trenini elettrici, per cui esco, chiedo, mi mandano al pilastro 13 dove su un banchetto di scuola due tizi mi danno un biglietto gratuito e mi dicono di aspettare l’autobus al pilastro 10.

Arriva un trabiccolo arrugginito pieno di gente con autista, bigliettaio e soldatino a bordo, che districandosi nel traffico notturno di Delhi mi porta incolume all’altro terminal.

Ho tutto il tempo che mi serve perché il quarto e ultimo volo parte alle 6:40 del mattino… e fa già un caldo bestia.

La vista sulle montagne che sbucano dalle nuvole è però emozionante.

http://www.pascolimukkosi.com/files/ladakh/015.JPG

http://www.pascolimukkosi.com/files/ladakh/016.JPG

Atterrare a Leh non è facile perché le montagne attorno non offrono grandi spazi per scendere di quota. Ma il pilota conosce bene il suo mestiere e infine atterra perfettamente.

Perdendo quota vedo la valle dell’Indo.

http://www.pascolimukkosi.com/files/ladakh/017.JPG

E nell’aeroporto girano i trattori.

http://www.pascolimukkosi.com/files/ladakh/018.JPG

Incontro altri tre partecipanti (giunti direttamente dal Nepal) e tutti veniamo trasferiti in Hotel: un semplice alberghetto fuori dal centro di Leh dove il giardino è in realtà un orto.

http://www.pascolimukkosi.com/files/ladakh/019.JPG

Gli altri arrivano alla spicciolata, ed anzi c’è chi è già arrivato il giorno precedente.

Il pomeriggio viene trascorso a riposare e a gironzolare per Leh, cercando di abituarsi all’altitudine, che già qui (siamo a 3500 metri) non è proprio uno scherzo.

Il paesello è già di per sé un bell’impatto, ma piacevole e rilassato con tanto di vacche sacre (e dunque incommestibili) a spasso…

http://www.pascolimukkosi.com/files/ladakh/020.JPG

http://www.pascolimukkosi.com/files/ladakh/021.JPG

http://www.pascolimukkosi.com/files/ladakh/022.JPG

http://www.pascolimukkosi.com/files/ladakh/023.JPG

… monaci, negozi più o meno improvvisati e bandiere da sagra di paese un po’ dappertutto.

Qui ero in tinta con loro e non potevo esimermi.

http://www.pascolimukkosi.com/files/ladakh/024.JPG

http://www.pascolimukkosi.com/files/ladakh/025.JPG

http://www.pascolimukkosi.com/files/ladakh/026.JPG

http://www.pascolimukkosi.com/files/ladakh/027.JPG

http://www.pascolimukkosi.com/files/ladakh/028.JPG

http://www.pascolimukkosi.com/files/ladakh/029.JPG

Alla sera, non ho ancora preso coraggio ad affrontare la cucina indiana (che personalmente non gradisco) per cui vado di pizza ladakha e caffettino. Ebbene sì ho fatto il classico italiano all’estero!

Al ristorante vendono anche la carta igienica (sono i rotoli sopra le nostre teste).

http://www.pascolimukkosi.com/files/ladakh/030.JPG

[CONTINUA se lo volete]

ennebigi 25-08-2017 13:11

Vvvvvvvvaaaaiiiiiii!!!!!!!

Lucavolvo 25-08-2017 13:24

Vai vai!!!!


Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk

GIGID 25-08-2017 13:41

Ladakh 2017 - La strada verso il cielo 2 (FOTO e REPORT)
 
Che spettacolo Massimo ...e che invidia ....amo l'India e amavo i viaggi avventurosi ....mi hai fatto tornare in mente le Ande in fuoristrada in solitaria con mia moglie .... i problemini con l'altezza ....vai vai ....


Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk

Alessio gs 25-08-2017 13:44

Bello bello....ciao....

ValeChiaru 25-08-2017 16:00

Mille grazie per renderci partecipi di questo "spettacolo"!!!

vitone44 25-08-2017 18:03

Siamo in attesa , facci sognare !!!!

Sanny 26-08-2017 17:50

Massimo ciao,...di pure che Donato qualche viaggio simile lo ha fatto con la sua Harley Davidson dyna

Smart 26-08-2017 19:03

c'è un sito/contatto per vedere i prossimi viaggi in programma? anche in mp

aspetto il seguito....

Sanny 26-08-2017 19:20

Cerca donato nicoletti...
Ora non ricordo il link..

Massimo 27-08-2017 18:29

GIORNO 3 - 07 AGOSTO 2017
Leh – Leh (66 km in moto)

http://www.pascolimukkosi.com/files/ladakh/MAPPA07.JPG

Giornata dedicata al noleggio moto e al test su strada.

Il gruppo è formato e prontissimo.

Oltre a Donato, c’è Roberta (sua compagna di vita e fotografa professionista); poi ci sono Luca e Federica (motociclisti navigati e coraggiosi), quindi Antonio (biker tranquillo e meditativo, che forse un giorno diventerà Buddha) e Alberto (pacifico e solare, che vede sempre il lato positivo delle cose). Poi ci sono Paola e Stefania (che in teoria avrebbero dovuto sedere sul pick up di appoggio, ma che non hanno resistito a fare le passeggere). Infine ci sono io.

In tutto nove dunque, con l’acceleratore a tavola e il freno tirato.

Di buon mattino viene a prenderci un pick up e ci porta nel traffico dell’ora di punta di Leh dal noleggiatore.

Io trovo posto sul cassone e, per immedesimarmi nella situazione, già mi metto il casco.

http://www.pascolimukkosi.com/files/ladakh/031.JPG

Il sito internet del noleggiatore era stra figo: chissà che razza di struttura avremmo trovato!

Invece, ivi giunti, ci troviamo in un’officina su una strada sterrata fatiscente ai margini della cittadina. Dentro, una moltitudine di ragazzetti trafficano con le moto, alcune mezze smontate, altre già pronte per il noleggio.

http://www.pascolimukkosi.com/files/ladakh/032.JPG

http://www.pascolimukkosi.com/files/ladakh/033.JPG

Erano i meccanici!

Avete presente quando da ragazzini smanettavamo con il ciao? Quando lo smontavamo, lo rimontavamo, lo provavamo? Ecco su per giù l’atmosfera era questa. Eppure sti ragazzetti sapevano dove mettere le mani… e i pochi ferri di cui disponevano.

http://www.pascolimukkosi.com/files/ladakh/034.JPG

Troviamo dunque le nostre cinque belve pronte e subito proviamo ad accenderle.

Dopo qualche aggiustamento al minimo e l’applicazione dell’accrocchio per montare il gps e per alimentarlo, saliamo in sella e partiamo per il nostro test.

Prima volta che vedo la targa anche davanti… scritta con la biro, su una moto con lo scarico aperto (si fa per dire).

http://www.pascolimukkosi.com/files/ladakh/035.JPG

http://www.pascolimukkosi.com/files/ladakh/036.JPG

Qui mi sembrava che l’arancio con il blu stesse bene, e mi sono messo in posa plastica. Che bel pezzo di ferro!

http://www.pascolimukkosi.com/files/ladakh/037.JPG

Risaliamo la placida e sonnacchiosa valle dell’Indo verso sud-est fino al Monastero di Thiksey. La confidenza con i nostri trattorini è ancora acerba, ma vanno e questo è l’importante. Inoltre sono veramente facili da guidare e scopro che la frizione, volendo, nemmeno serve per cambiare.

Thiksey Gompa è il mio primo impatto con la religione buddista e devo dire che mi è piaciuto molto.

http://www.pascolimukkosi.com/files/ladakh/038.JPG

http://www.pascolimukkosi.com/files/ladakh/039.JPG

http://www.pascolimukkosi.com/files/ladakh/040.JPG

http://www.pascolimukkosi.com/files/ladakh/041.JPG

C’erano pure una facciotta con la lingua di fuori e un pacioccone tutto dorato.

http://www.pascolimukkosi.com/files/ladakh/042.JPG

http://www.pascolimukkosi.com/files/ladakh/043.JPG

Attraversiamo quindi l’Indo su un ponte con tavole di legno e un sacco di bandierine da sagra.

http://www.pascolimukkosi.com/files/ladakh/044.jpg

Sullo sfondo si vede il Monastero di Stakna, appollaiato su una montagnetta, che però non visitiamo.

http://www.pascolimukkosi.com/files/ladakh/045.jpg

Ci dirigiamo infatti allo Shanti Stupa che domina la città proprio sopra il nostro albergo. Si tratta di un tempio costruito nel 1991 da un gruppo di monaci giapponesi per promuovere la pace nel mondo.

Io mi sento in pace con me stesso (oltre che con il mondo) e faccio un salto.

http://www.pascolimukkosi.com/files/ladakh/046.JPG

http://www.pascolimukkosi.com/files/ladakh/047.JPG

Alla sera, secondo giropizza ladakho. Non me la sento ancora di affrontare il cibo indiano. Dovrei vergognarmi, lo so, ma proprio non mi va giù.

Tenute a battezzo le moto, domani inizia il tour e si comincia a fare sul serio…

elikantropo 27-08-2017 19:33

Atendo (im)paziente.

Massimo 28-08-2017 19:28

GIORNO 4 - 08 AGOSTO 2017
Leh – Lamayuru (127 km in moto)

http://www.pascolimukkosi.com/files/ladakh/MAPPA08.jpg

Finalmente si parte. Usciamo da Leh in direzione sud ovest per prendere la NH1.

Subito ci rendiamo conto dell’enorme spiegamento di forze armate in quest’area di confine. Praticamente fuori dalla città è tutto un susseguirsi di caserme, soldati e mezzi militari. Il traffico in divisa è veramente intenso e la viabilità è principalmente funzionale a questo.

La presenza militare mi è sembrata addirittura ben più massiccia di quella incontrata nel 2011 lungo il confine tra Turchia e Iraq, il che è tutto dire.

Sono noti i rapporti non proprio idilliaci tra India, Pakistan e Cina. I confini sono da sempre controversi e non chiarissimi nemmeno sulla carta. Da decenni prosegue una sorta di guerra di posizione a presidio della border line. Se per assurdo, le forze armate indiane se ne andassero, che ne so, i cinesi o i pakistani potrebbero anche entrare ed occupare una valle, un passo, un crinale.

Di che cosa se ne facciano di questa terra arida e povera faccio fatica capirlo, però - come si sa - nella storia l’espansione territoriale è sempre stata la molla di molte invasioni.

Le vittime morte sparate sono assai rare, ma mi è stato riferito che ogni anno circa 3-400 soldati indiani muoiono, soprattutto d’inverno e per fenomeni naturali, come slavine, valanghe, freddo.

Insomma questi sono rimasti a quel che accadeva da noi nella Grande Guerra, dove la morte bianca aveva mietuto purtroppo tante vittime.

Tutte le truppe sono tirate a lucido, divise nuove di pacca e mezzi militari pure. Il governo indiano deve spendere per tutto sto ambaradan somme veramente importanti… facendo contenti tutti, sia ad alti che a bassi livelli.

Con la difesa ci guadagnano tutti: i vertici politici e militari, le aziende fornitrici degli armamenti e pure i soldati che hanno la pagnotta assicurata. E non solo. Anche i civili in estate hanno da lavorà: moltissimi infatti vengono impiegati per la manutenzione delle strade.

Migliaia di ladakhi preparano le massicciate rompendo i sassi con martello a mano per ridurli in stabilizzato oppure scavano le trincee a bordo strada per la posa delle condutture elettriche con piccone e badile.

Due ruspe farebbero prima e meglio, ma forse costerebbe di più e soprattutto non ci sarebbe una mazza da fare per la popolazione.

Insomma così è. In ogni caso la presenza militare non disturba più di tanto. I soldatini fanno il loro lavoro: spostano truppe da una parte all’altra, fanno voli di ricognizione… insomma normale routine. Nelle zone più prossime ai confini caldi ci sono poi vari check points, per cui bisogna avere i permessi a posto. I soldatini non sono comunque molesti, né prepotenti: ci sono, controllano, salutano con la manina e lasciano fare.

Ciò detto, appena fuori Leh, inizia subito una zona arida, una sorta di deserto d’altura ondulato e roccioso, pressoché disabitato. Guidiamo rilassati e iniziamo a capire perché in Ladakh vada di moda tra pedoni, ciclisti e motociclisti la mascherina sulla faccia…

http://www.pascolimukkosi.com/files/ladakh/048.JPG

Di catalizzare il parco veicolare non se ne parla proprio, ma noi proseguiamo sui nostri trattorini tutti contenti e rilassati parlando del più e del meno.

http://www.pascolimukkosi.com/files/ladakh/049.JPG

http://www.pascolimukkosi.com/files/ladakh/050.jpg

Il paesaggio qui fa molto far west americano e non c’è neanche una pianta a pagarla oro.

http://www.pascolimukkosi.com/files/ladakh/051.JPG

http://www.pascolimukkosi.com/files/ladakh/052.JPG

Poco prima del villaggio di Nimmoo la strada compie un’ampia svolta verso sud proprio dove il fiume Zanskar si immette nel grande Indo. La strada sale un poco ed offre una bella visione proprio sul punto di immissione.

http://www.pascolimukkosi.com/files/ladakh/053.JPG

Poco più avanti ci fermiamo a mettere qualcosa sotto i denti. Sto giro mi tocca per forza cibo indiano, ma forse sono fortunato: il modenese d’hoc qui sotto prepara il gnocco fritto!

http://www.pascolimukkosi.com/files/ladakh/055.JPG

http://www.pascolimukkosi.com/files/ladakh/054.JPG

Troppo bello per essere vero. Infatti non è vero.

Il gnocco non è quel che sembra e viene farcito con verdura e poi rifritto. Piccantino ma commestibile, però non c’era lo squacquerone.

Proseguiamo sempre in direzione ovest per andare a visitare il Monastero di Likir che giace appollaiato in una valletta laterale sulla destra (è quel balocco bianco in centro nella foto qui sotto).

http://www.pascolimukkosi.com/files/ladakh/058.jpg

Bello colorato con tanto di tamburi e accappatoi.

http://www.pascolimukkosi.com/files/ladakh/059.JPG

http://www.pascolimukkosi.com/files/ladakh/060.JPG

http://www.pascolimukkosi.com/files/ladakh/061.JPG

C’è anche qui il solito pacioccone dorato stimolatore di salti.

http://www.pascolimukkosi.com/files/ladakh/062.JPG

Poco fuori dal monastero incontriamo un piccolo buddha che si lascia immortalare dalla nostra affascinante reporter bionda mediterranea.

http://www.pascolimukkosi.com/files/ladakh/063.jpg

Riprendiamo la NH1, che scorre come l’olio sotto le ruote dei nostri trattori.

http://www.pascolimukkosi.com/files/ladakh/056.JPG

http://www.pascolimukkosi.com/files/ladakh/057.jpg

http://www.pascolimukkosi.com/files/ladakh/064.JPG

Ogni tanto si parcheggia come si può dove non si può.

Sai come è, di spazio ce ne è poco e non vorrai mica mettere un camion giù di strada! Molto meglio lasciarli SULLA strada. E non uno, ma tre!

http://www.pascolimukkosi.com/files/ladakh/065.jpg

Tanto con la moto ci si può passare in mezzo.

http://www.pascolimukkosi.com/files/ladakh/066.jpg

Evvaiiii! Non ce ne sono altri? No?! Peccato…

http://www.pascolimukkosi.com/files/ladakh/067.jpg

Poco dopo Khalsi la valle dell’Indo tiene la destra e noi puntiamo invece a sinistra alla volta della vicina Lamayuru. C’è un check point gestito da un ceffo poco simpatico che se ne sta appollaiato sulla sua casermetta soprelevata. I documenti sono a posto. Possiamo passare.

La nostra strada asseconda sopraelevata un altro affluente del fiume e tra una curva e l’altra ci accompagna fino a Lamayuru mentre il sole colora queste strane montagne di pongo.

http://www.pascolimukkosi.com/files/ladakh/068.JPG

Direi che ci può stare un altro salto.

http://www.pascolimukkosi.com/files/ladakh/069.JPG

A Lamayuru troviamo posto nell’alberghetto prenotato. Ci si entra a spinta ed è molto carino anche se spartano.

http://www.pascolimukkosi.com/files/ladakh/070.jpg

Ceniamo sotto un tendone sotto l’alberghetto e troviamo pure la birra (che mi creerà però nella notte una brutta congestione). E per forza: era scaduta, come tutte le bevande confezionate che si trovano da queste parti.

Mi fermo fino a notte fonda a parlare con il ragazzo che lavora in hotel. Viene dal Nepal, assieme ad altri due, a fare la stagione. Ha una moglie e due figli e ci impiega una settimana di viaggio per tornare a casa. Vado a dormire sentendomi fortunato.

Fino a Lamayuru arrivano un po’ tutti, giri organizzati compresi. I più tornano a Leh in giornata, qualcuno si ferma a dormire ma comunque ripiega poi su Leh il giorno seguente. Quasi nessuno invece prosegue per la NH1 ancora verso ovest verso il Kashmir indiano, che è terra contesa e talvolta turbolenta, pressoché totalmente mussulmana e non buddista.

Che sia anche una terra proibita?

Staremo a vedere cosa ci aspetta domani… buona notte Ladakh.

Alessio gs 28-08-2017 19:42

Molto bello davvero... ciao...

vitone44 28-08-2017 21:32

belle foto !

brontolo 29-08-2017 20:35

Avevate con voi un satellitare?:lol:

ettore61 29-08-2017 20:58

attendo...............


Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 23:48.

Powered by vBulletin versione 3.8.4
Copyright ©: 2000 - 2024, Jelsoft Enterprises Ltd.
Traduzione italiana Team: vBulletin-italia.it

www.quellidellelica.com ©